Servizio di Striscia la notizia su fiume Cavone, assessore all’ambiente Comune di Pisticci replica a Pinuccio di “Striscia la notizia”. Di seguito la replica dell’assessore Salvatore De Angelis e la nota già pubblicata di Pinuccio di Striscia la notizia.
Premesso che io non ho mosso alcuna accusa al lavoro svolto da parte di chi si è adoperato per una problematica ambientale presentatasi al confine tra Comune di Pisticci e Montalbano Jonico, ci tengo a replicare, per l’ultima volta, ad alcune affermazioni contenute nel comunicato stampa diramato da Striscia La Notizia.
“l’Assessore pone l’accento sul campionamento che, a suo dire, essendo stato commissionato da una società di produzione televisiva non ha i crismi per poter esser preso in considerazione”
Io non ho mai detto questo. Né tantomeno è stata mia volontà denigrare nessuno, né fonici, né scenografi, né tantomeno il dottor Farina, che personalmente non conosco, ma che apprezzo perché è sempre attento alle tematiche ambientali. Non è mia indole voler denigrare gli altri. Quello che io ho evidenziato è che la modalità di campionamento del sedimento, per quanto mi è stato possibile vedere dai servizi video, potrebbe essere non proprio conforme alle norme.
“L’esito delle analisi non è stato interpretato dall’inviato di Striscia, ma sottoposto alla valutazione di un docente dell’Università della Basilicata”.
Nella mia comunicazione non ho fatto alcun riferimento all’esito delle analisi e non mi sono permesso di commentarle, dato che, non avendo preso visione del certificato rilasciato dal laboratorio, non avrei avuto la possibilità di dissentire rispetto a quanto affermato dalla professoressa Colella.
“Apprendiamo inoltre dall’Assessore che ulteriori esami sono stati effettuati, a spese del Comune, alla foce del fiume Cavone e che dai risultati non emergono criticità. Siamo contenti che il mare della nuova Bandiera Blu lucana non sia inquinato, ma ci sembra surreale fare analisi a dieci chilometri di distanza da dove è stata segnalata l’anomalia. Anche l’ArpaB (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata), che ha effettuato le analisi nello stesso punto in cui sono stati fatti i nostri campionamenti, ha rilevato valori elevati di metalli, oltre alla presenza di elementi anomali come il Naftalene, le cui concentrazioni sono rilevanti, e che comunque secondo Arpab saranno destinate a monitoraggio”.
L’Amministrazione Comunale ha richiesto analisi autonome alla foce del fiume Cavone, sia perché già Arpab era intervenuta sul punto attenzionato, ma soprattutto perché, in questo modo avremmo potuto confrontare i risultati con gli altri campionamenti da noi fatti negli anni scorsi e, soprattutto, per verificare lo stato del fiume nel punto più critico per le nostre spiagge. Certo non ci fermiamo a questo, ma continueremo sulla strada dei controlli. Soprattutto pensiamo che l’Ente preposto si debba fare carico del monitoraggio e del controllo delle acque dei nostri fiumi. A tale proposito ho personalmente chiesto un incontro al nuovo Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, per riproporre quanto già fatto nel maggio 2017, e cioè un tavolo tecnico dei sindaci del bacino idrografico del Cavone, che affronti tutte le problematiche da monte a valle dello stesso.
“Dispiace constatare che sul tema ambientale invece di essere uniti per un comune scopo di tutela del territorio, si continui a portare avanti una guerra legata a prese di posizione, che fanno tanto rumore, ma che non salveranno i nostri figli dal disastro ambientale in atto nelle nostre terre”.
Mi spieghi Pinuccio perché è stata chiamata la Forestale e Arpab e non è stato chiamato il Comune di Pisticci quando è stato denunciato l’accaduto? Forse la presa di posizione non è quella del sottoscritto o dell’Amministrazione. Nessuno fa la guerra, anzi, per favorire la massima trasparenza e collaborazione, abbiamo contattato lo stesso laboratorio che ha effettuato le analisi per Striscia La Notizia, allo scopo di replicare il prelievo a monte e a valle del punto attenzionato, attraverso campionamenti da parte di loro tecnici, ma abbiamo dovuto registrare la loro indisponibilità.
“Sicuramente l’Assessore, visto il suo curriculum, sarà più competente del nostro fonico nell’andare a monitorare il territorio, e ci piacerebbe un giorno poterlo intervistare sulla questione Itrec di Rotondella, sui valori di radioattività sulle spiagge ioniche e sugli sversamenti di petrolio, per capire se queste cose siano accadute realmente in Basilicata o siano frutto di elucubrazioni giornalistiche”.
Perché fare insinuazioni sul mio curriculum e sulla mia attività lavorativa? Ogni volta che si presenta un problema di tipo ambientale, puntualmente si fa riferimento alla mia attività professionale. Sapevo, quando ho accettato l’incarico di Assessore all’Ambiente, di poter essere nel mirino di tutti. Le lettere anonime, le denunce e gli attacchi personali che arrivano ne sono una testimonianza, quasi come se la mia esperienza lavorativa sia un’onta, una macchia indelebile, piuttosto che un punto di forza.
Sono fiero del mio percorso lavorativo, seguo una mia etica morale e professionale inattaccabile e, di fatti, non esistono procedimenti di alcun tipo nei miei confronti. Quello che mi interessa è il giudizio delle persone che stimo e dei tanti colleghi di lavoro con cui ho condiviso buona parte della mia vita.
I miei cittadini conoscono perfettamente chi è Salvatore De Angelis, per cui non saranno certo articoli o insinuazioni varie a stravolgere il mio ruolo e la mia immagine nella comunità. In questi anni mi sono speso in prima persona per l’ambiente, ho seguito e sostenuto le attività in essere, confrontandomi con le associazioni locali e cercando di tutelare gli interessi e l’incolumità del territorio in cui vivo e in cui vivono i miei figli e la mia famiglia. Per cui, approfitto di questa replica, per confermare il mio impegno costante verso la tutela del territorio e della salute dei miei concittadini, consapevole del senso di responsabilità derivante dal mio ruolo e dall’importanza che certe tematiche assumono per la nostra comunità.
Servizio di Striscia la notizia su fiume Cavone, Pinuccio risponde all’assessore all’ambiente Comune di Pisticci
Dopo il servizio trasmesso su Canale 5 nel programma “Striscia la notizia” su fiume Cavone, l’inviato Pinuccio risponde all’assessore all’ambiente Comune di Pisticci. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo letto con stupore il comunicato stampa dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Pisticci, Salvatore De Angelis, sulla situazione ambientale del fiume Cavone, denunciata da due servizi andati in onda a Striscia la notizia. Dal Comune di Pisticci vengono mosse accuse nei confronti del lavoro svolto, ma noi abbiamo semplicemente raccontato una realtà di fatto riscontrata nelle scorse settimane nell’area ionica.
In primo luogo l’assessore pone l’accento sul campionamento che, a suo dire, essendo stato commissionato da una società di produzione televisiva non ha i crismi per poter esser preso in considerazione. Ci teniamo a precisare che quel campionamento non è stato effettuato né da un fonico né da uno scenografo, ma da un medico, e per esser precisi dal dottor Gian Paolo Farina, professionista stimato e appartenente all’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente), ripreso dalle telecamere ed effettuato in un punto specifico dell’area inquisita a margini del Cavone. Il campionamento è stato subito trasferito in un centro analisi accreditato, che l’assessore dovrebbe ben conoscere visto che ha avuto premura di effettuare telefonate per richiedere l’esito: avrebbe potuto contattare la redazione di Striscia la notizia o, per amor del territorio, provvedere sin da subito a effettuare personalmente un campionamento con successive analisi, da libero cittadino, come abbiamo fatto noi. L’esito delle analisi non è stato interpretato dall’inviato di Striscia, ma sottoposto alla valutazione di un docente dell’Università della Basilicata.
Apprendiamo inoltre dall’Assessore che ulteriori esami sono stati effettuati, a spese del Comune, alla foce del fiume Cavone e che dai risultati non emergono criticità. Siamo contenti che il mare della nuova Bandiera Blu lucana non sia inquinato, ma ci sembra surreale fare analisi a dieci chilometri di distanza da dove è stata segnalata l’anomalia. Anche l’ArpaB (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata), che ha effettuato le analisi nello stesso punto in cui sono stati fatti i nostri campionamenti, ha rilevato valori elevati di metalli, oltre alla presenza di elementi anomali come il Naftalene, le cui concentrazioni sono rilevanti, e che comunque secondo Arpab saranno destinate a monitoraggio.
Dispiace constatare che sul tema ambientale invece di essere uniti per un comune scopo di tutela del territorio, si continui a portare avanti una guerra legata a prese di posizione, che fanno tanto rumore, ma che non salveranno i nostri figli dal disastro ambientale in atto nelle nostre terre. Sicuramente l’Assessore, visto il suo curriculum, sarà più competente del nostro fonico nell’andare a monitorare il territorio, e ci piacerebbe un giorno poterlo intervistare sulla questione Itrec di Rotondella, sui valori di radioattività sulle spiagge ioniche e sugli sversamenti di petrolio, per capire se queste cose siano accadute realmente in Basilicata o siano frutto di elucubrazioni giornalistiche.