“In Italia manca una normativa sull’inquinamento luminoso. Per far fronte a questa carenza la Basilicata è stata una delle prime Regioni a emanare una legge ad hoc. Una norma che riconosce difende i cieli scuri, ben consapevole dell’effetto che l’inquinamento luminoso può avere non solo sulle aree protette, ma anche sull’uomo”.
È quanto ha dichiarato l’assessore all’ambiente ed energia, Gianni Rosa, a Debrecen (Ungheria) nel corso di un simposio sul progetto internazionale “Night Light Interreg Europe” finanziato dall’Unione europea e nato per migliorare le politiche regionali a protezione e valorizzazione dei cieli notturni.
Partendo da una foto del cielo stellato sui laghi di Moniticchio l’assessore Rosa ha sottolineato che le risorse naturalistiche in Basilicata rappresentano un immenso patrimonio da trasferire alle generazioni future.
“Da gran parte del territorio lucano – ha spiegato Rosa – in zone rurali e naturali è ancora discretamente visibile la Via Lattea. Il cielo meglio conservato rimane quello più meridionale della provincia di Potenza del Parco Nazionale del Pollino. Benché non siamo una zona di forte inquinamento luminoso siamo soggetti a un veloce incremento (>5% annuo). Con il Piano Regionale di Indirizzo Energetico ed Ambientale e il Piano Paesaggistico abbiamo messo in campo politiche finalizzate all’utilizzo razionale e sostenibile delle risorse energetiche. Nei Piani una particolare attenzione sarà posta alla tutela e valorizzazione del cielo notturno, all’efficientamento energetico e di conseguenza alla promozione di un turismo, che si coniuga perfettamente con la geografia della Basilicata.
L’adozione di linee guida per la mitigazione dell’illuminazione artificiale, condivise a livello internazionale, in particolare nelle zone di rilevanza ambientale – ha osservato ancora Rosa – avrà effetti positivi su vari fronti, in particolare sul ‘turismo delle stelle’ legato agli appassionati del cielo e della natura e considerata l’enorme estensione complessiva dei nostri parchi, riserve e oasi, l’offerta turistica potrebbe arricchirsi notevolmente. Con il Coordinamento Nazionale per la tutela del cielo scuro, l’Associazione italiana CieloBuio e l’Unione astrofili italiani – ha spiegato infine Rosa – ci siamo attivati per poter usufruire di una consulenza scientifica qualificata anche in ambito legislativo. Grazie al loro supporto, stiamo preparando una proposta di legge regionale che superi i vulnus di legge e doti la Basilicata di un supporto legislativo veramente efficace per contrastare l’inquinamento luminoso. Anche nell’ambito delle compensazioni ambientali abbiamo depositato una proposta di legge per finanziamenti mirati a contrastare l’inquinamento luminoso nelle aree urbane e rurali”.
Domenico Tripaldi, Direttore Generale del Dipartimento Programmazione Finanze e Project Manager di Night Light, intervenendo al simposio ha dichiarato che: “la Regione Basilicata ha aderito al progetto proprio perché concepito per proteggere il suo cielo notturno, una delle delle tante peculiarità. Prima di questa esperienza eravamo ignari delle reali implicazioni di questo tipo di inquinamento. Viviamo in una regione che registra ancora bassi livelli di inquinamento luminoso -ha aggiunto Tripaldi- ma i dati forniti dall’Agenzia spaziale italiana con base a Matera e presentati recentemente a Monticchio ci raccontano di una Basilicata che sarà molto più inquinata da questo punto di vista. È nostro dovere istituzionale preservare tutte le bellezze naturali dal valore inestimabile. Lo faremo anche con questo progetto di Cooperazione interregionale, attraverso il quale ci stiamo confrontando con altre realtà europee con cui condividiamo finalità e scopi”.