Rossana Giuliva, Consigliera Comunale di Pomarico, in una nota contesta le scelte del sindaco Francesco Mancini relative allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il Sindaco di Pomarico Prende di petto la monnezza.
Certo che quello dei rifiuti è un problema che affligge tutti i paesi civili. Ogni nazione civile ha questo problema ed ognuna lo affronta con proprie ricette che, spesso, si rivelano inadeguate, perché in nessuna nazione il problema stesso è stato affrontato con la determinazione ed il piglio geniale con il quale è stato affrontato nell’ultimo paese di una delle ultime regioni d’Italia qual è Pomarico.
Cosa caratterizza e distingue Pomarico dal resto d’Italia?
Quello che caratterizza Pomarico e lo distingue dal resto d’Italia è il suo Sindaco: Mancini.
Solo Pomarico si può vantare di avere un Sindaco dalle doti sorprendentemente fuori dal comune. Nessuno degli oltre 8.000 comuni d’Italia può reggere il suo confronto.
Solo lui ha potuto progettare per Pomarico, ed è in via di realizzazione, un impianto “di ultima generazione, assolutamente non inquinante”. Impianto che ci metterà tranquilli, per almeno 420 anni. E vi pare poco?
Chi nel mondo ha problemi di immondizia venga a Pomarico a studiare il nostro progetto modello e resterà stupefatto sia della semplicità del progetto sia della estrema economicità dello stesso.
Per tranquillizzare gli animi dei cittadini esagitati per i costi spropositati della TARI (TAssa RIfiuti) applicati a Pomarico, il nostro geniale Sindaco Mancini ha sfoderato una serie di numeri e di conti a giustificazione dell’esagerato importo della tassa. Numeri e conti che non oso contestare.
Ma: “tranquilli tutti”, dice il Sindaco Mancini, “questa tassa è solo temporanea”. Lo disse nel 2015 quando affermò che era solo per quell’anno.
Per colpa di altri e non certo sua (a suo dire), la tassa, ulteriormente aumentata rispetto al 2015, è stata applicata anche nel 2016, ma anche per il 2016 è solo temporanea, come ribadisce ancora oggi, perché egli, il Sindaco, assieme alla sua Amministrazione, lavora giorno e notte perchè possa diminuirne il gravame. E pazienza, anche per il 2016 è andata così. Eppure, se il CONAI, come il nostro Sindaco afferma, non si sbrigherà ad assegnare i fondi per la raccolta differenziata, la stramaledetta TARI, non sappiamo di quanto ulteriormente incrementata rispetto al 2016, sarà pagata anche nel 2017, nonostante lo stress da eccesso di lavoro giornaliero e le notti insonni dell’intera amministrazione.
Ammettiamo pure che il CONAI comprenda le necessità della nostra comunità e si sbrighi ad assegnare i fondi, come incalza il Sindaco, dalla messa a disposizione dei fondi da parte del CONAI, alla esecutività del progetto di ampliamento della discarica di Manferrara Sottana, disposta dal Sindaco, si sa, passerebbe diverso tempo, e temo che anche per il 2018 saranno mal di pancia per i cittadini di Pomarico.
E poi, viene il 2019. Per il 2019, la TARI la determinerà la nuova amministrazione essendosi esaurito il mandato elettorale di Mancini.
Però il nostro Sindaco diffonde fiducia, bisogna guardare avanti, la TARI attuale è provvisoria, ancorché applicata per tutta la durata del suo mandato sindacale.
Bisogna guardare al nuovo progetto e propone ”un impianto di ultima generazione assolutamente non inquinante che non avvelenera’ niente e nessuno”.
Si, perché i cinquantamila metri cubi di ulteriore monnezza, che si andranno ad aggiungere a quella esistente, secondo il progetto del Sindaco presentato alla Regione Basilicata, più che olezzi e malattie, porteranno ai cittadini pomaricani profumi inebrianti categoricamente salubri, perché si sa, Mancini è come il Re Mida, la monnezza altrui puzza e porta malattie, la sua invece la trasforma in oro pregiato.
E comunque, sarcasmo a parte, il progetto Mancini è assolutamente convincente e lo dimostrano i numeri da lui scioltamente sciorinati nel suo ultimo “Pomarico disinforma”.
Dunque! I numeri di Mancini:
I cittadini di Pomarico, producono 4 quintali di rifiuti al giorno.
Nell’anno di 365 giorni, i quintali saranno: 365 X 4 = 1.460 quintali.
La produzione annuale, per singolo cittadino sarà pari a quintali 1.460 diviso il numero dei cittadini di Pomarico che è di 4.225 e per cui il calcolo è: 1.460 ql : 4.225 = 0,34 ql (rifiuti prodotti da ogni singolo cittadino di Pomarico).
Siccome però, per decisione insindacabile del Sindaco, (perché si sa, le decisioni del sindaco sono per natura insindacabili) Pomarico continuerà ad essere centro di destinazione rifiuti anche da parte di altri comuni, quali Grassano, Grottole e Miglionico, si arriverebbe in tal modo a circa 14.000 utenti. Volendo pertanto determinare la produzione annua dei rifiuti dei 4 Comuni basterà moltiplicare la quantità di rifiuti prodotti dal cittadino pomaricano ed estenderla anche agli altri 14.000 cittadini.
Pertanto il calcolo è: q.li 0,34 X 14.000 = 4.760 quintali pari a 476 tonnellate.
Siccome però il progetto di ampliamento discarica di ultima generazione, assolutamente non inquinante è pari a 50.000 metri cubi ed essendo il rapporto Volume/Peso pari a 1.25 si determinerà una produzione annua di 595 metri cubi ed avendo la nuova discarica una disponibilità di metri cubi 50.000, il calcolo è presto fatto. Basta dividere i 50.000 metri cubi per 595 ed otterremo che i 4 comuni impiegheranno ben 84 anni per riempirla. E siccome questi dati si riferiscono ad oggi che conferiamo il 100% dei rifiuti in discarica, mentre con la raccolta differenziata, questi volumi si ridurranno al 20% come il sindaco ha illustrato nel suo ultimo “ Pomarico disinforma”, il tempo di saturazione della nuova discarica ecologica si moltiplicherà per 5 e così gli 84 anni diverranno 420.
E’ così che Mancini ha posto definitivamente fine al problema rifiuti di questo paese e anche di Grassano, Miglionico e Grottole, che ove volessero essergli riconoscenti, potrebbero sostituire la statua di Padre Pio con quella di Mancini, sicuramente più meritevole. La prossima volta che si porrà il problema rifiuti per Pomarico, Grassano, Grottole e Miglionico sarà nell’anno 2436, perché, aggiungendo 420 anni all’odierno 2016 veniamo ad essere catapultati, appunto, nel 2436. Noi, ovviamente non ci saremo più, ma ne beneficeranno i nostri discendenti.
Vedi Mancini, so per certo che non sai far di conto. Se hai difficoltà persino a leggere, tant’è che in Consiglio Comunale, di volta in volta passi il foglietto al lettore di turno, far di conto è un pochetto più complicato e quindi i conticini, se non li hai imparati per bene a scuola, falli fare a quelli che li sanno fare, perché quello che te li ha fatti finora è sicuramente un ignorantone che non conoscendo le unità di misura, conteggia, faccio per dire, la monnezza con il Chilovattore o con la Atmosfera, unità di misura, propriamente non concepite per la quantificazione dei rifiuti.
Trovo assolutamente giusto che tu dica in tante occasioni, e lo hai replicato anche nel tuo ultimo Pomarico disinforma: “ che la verità, prima o poi, viene sempre a galla”.
Sono perfettamente d’accordo con te ed io, per rafforzare il tuo concetto ti dico e aggiungo:
“ E’ inutile che il somaro si vesta da cavallo perché, prima o poi, raglia .
A proposito, giusto per curiosità, quanto pagheranno, al comune di Pomarico, i comuni di Grassano, di Grottole e di Miglionico, per il conferimento della loro monnezza nella nostra discarica? O saremo loro grati per il regalo che ci faranno?
O magari, soprattutto Miglionico e Grottole, ci ricompenseranno con la loro monnezza per averci scippato, Sindaco Mancini connivente, la sede della Dirigenza scolastica e, in altri tempi, con altre connivenze, la guardia medica?
Rossana Giuliva, Consigliera Comunale di Pomarico.
Il Sindaco sarà un pasticcione ma ste fesserie sulle discariche ed affini ed il loro ruolo nel ciclo dei rifiuti la nostra consigliera comunale le ha lette su Topolino? Anche il ruolo del Conai è altro tanto è che se ne può fare a meno. L’unica cosa esatta è la quantità di rifiuti pro-capite prodotti annualmente e che è in media con quella dei lucani che sono i più virtuosi in Italia. Essi producono meno rifiuti pro-capite rispetto a tutti gli altri italiani.