Era stato annunciato durante l’incontro tenutosi il 13 gennaio scorso presso il dipartimento Ambiente della Regione Basilicata su convocazione dell’Assessore regionale, Aldo Berlinguer, al quale avevano partecipato gli Enti e le Amministrazioni competenti al rilascio di pareri relativi all’Autorizzazione Integrata Ambientale. In quella circostanza si era discusso della richiesta di proroga del termine di messa a regime del Cova nell’assetto definitivo ed era stato, altresì, fissato anche su richiesta del Sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, per il giorno 26 gennaio un sopralluogo presso l’impianto per verificare la nuova tecnologia “Cansolv” utile a ridurre l’impatto ambientale.
Ieri si sono recati al Centro Olio di Viggiano i vertici della Regione Basilicata e dell’Arpab con i rispettivi staff tecnici ed il Sindaco del Comune di Viggiano, per verificare i lavori portati avanti da Eni.
La tecnologia di processo, denominata “Cansolv”, prevede il lavaggio dell’anidride solforosa (So2) ai fumi uscenti dal nuovo termodistruttore (denominato Exx) e la successiva reimmissione verso le unità esistenti adibite alla conversione in zolfo liquido, consentendo un abbattimento del 10% annuo delle emissioni di So2 nell’atmosfera. Il “Cansolv” è installato come ultimo stadio di trattamento nell’impianto di recupero zolfo esistente.
“Mi fa piacere – ha dichiarato l’assessore Berlinguer – che vengano installate nuove tecnologie utili a ridurre le emissioni dell’impianto. E’ la conferma che il processo può essere migliorato; dobbiamo farlo senza badare ai costi. L’ambiente e la salute pubblica sono prioritari.”