L’ambientalista materano Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, rivendica la posizione assunta in merito alla scelta del Governo De Ruggieri di realizzare un ascensore di 28 metri altezza per collegare la Civita con via Madonna delle Virtù nei Sassi di Matera dopo il parere negativo della Soprintendenza. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi (Associazione Ambiente e Legalità): “L’esperienza è un tesoro!”
Era il 2008, amministrazione Buccico, quando una apposita commissione deliberò la realizzazione del ponte di ferro nei Sassi. Era un progetto destinato a vincere a prescindere perchè i legami dei progettisti con quella amministrazione erano più che buoni. Quel ponte divenne realtà nel 2012, con il governo Adduce, ed il solerte assessore Trombetta prese le misure e sentenziò che quanto realizzato era conforme al progetto anche se poi tutti dicevano che quel progetto e quel ponte erano da buttare via. Si mobilitarono cittadini ed associazioni, espressero il loro parere Soprintendenze, Sottosegretari e Ministri ma quel ponte ha resistito a tutto. La simpatica amministrazione De Ruggieri non ha ancora capito dove è collocato il ponte dei ferro e quindi il manufatto gode di ottima salute. Quella volta si addebitò la responsabilità ai cittadini perchè si erano mossi con ritardo, a disastro realizzato.
Era l’epoca in cui la fiducia era, evidentemente, maggiore. Oggi ci siamo mossi per tempo e l’insana idea di realizzare l’ascensore che avrebbe sventrato i Sassi è stata immediatamente denunciata al Ministro Franceschini ed al Soprintendente Canestrini. La risposta non si è fatta attendere: I Sassi non vanno trivellati e l’ascensore non si fa.
Unitamente al “no” ci sono state delle prescrizioni molto stringenti circa gli interventi di recupero nei Sassi.
Basta con gli ingegneri che accanto ai ponti di ferro realizzano le scacchiere con i tombini di ghisa – Salvini qui da noi non ha ancora molto seguito -, costruiscono delle gradinate con scalini ad altezza variabili – a come riescono – e bisogna riposizionare la vecchia pavimentazione e non già basolato nuovo perfettamente squadrato così da rendere falso il contesto urbano. Avevamo capito che bisognava muoversi per tempo e lo abbiamo fatto. Adesso bisognerà vigilare sul modo con il quale vengono realizzati gli interventi perchè alcuni tecnici in forza alla amministrazione comunale sono stati scelti per la loro capacità nel fare danni e camuffare, poi, la realtà. Una piccola chiosa, data l’allegra amministrazione comunale che ha collezionato una oblazione di importo consistente per il sovrabbanco abusivo realizzato in discarica: sarà ancora Pantalone a pagare per gli incarichi affidati ai professionisti che hanno curato la realizzazione dei progetti esecutivi dell’ ascensore e per gli studi geologici? Abbiamo messo in campo una squadra di assessori e dirigenti che sono davvero di spicco e crediamo, purtroppo, che questa sia solo la prima puntata di una telenovela che potrebbe essere ricca di puntate tutte incentrate sui Fondi di Sviluppo e Coesione.
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità