“Rispetto alle fiammate registrate nel corso degli ultimi mesi, il dipartimento Ambiente ha aperto delle istruttorie, in collaborazione con Arpab, avviando contestualmente un contraddittorio con le compagnie petrolifere. E per quanto riguarda la prima istruttoria, riscontrando quattro infrazioni abbiamo emanato un provvedimento sanzionatorio che è di gran lunga maggiore di quelli emessi dal precedente governo regionale”.
È quanto ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, intervenendo in Consiglio al dibattito sugli episodi registrati negli ultimi messi nell’impianto petrolifero a Tempa Rossa.
“In questi casi, la legge – ha proseguito Rosa – non consente di disporre provvedimenti eccessivamente importanti sul piano economico, ma questo governo regionale, con una sanzione di 30 mila euro rispetto a una sola istruttoria già conclusa, è stato decisamente più severo rispetto a quello precedente che, sommando ben tre istruttorie, si era limitato a sanzionare la compagnia petrolifera per un importo complessivo di 4.500 euro.
La legge prevede che se un evento si verifica per più di due volte nello stesso anno, l’Autorità può comminare una sanzione più importante che consiste nella chiusura dell’impianto. E prendendo atto che l’impianto non garantiva il massimo dell’affidabilità, il governo regionale, mosso da una forte preoccupazione generale, compresa quella dei consiglieri di opposizione, ha avviato un’interlocuzione con gli amministratori delle tre compagnie chiedendo una risoluzione del problema. Strada – ha aggiunto – che passerà attraverso uno studio di affidabilità, condotto da esperti del settore, che certificherà e classificherà le debolezze dell’impianto. Lo studio, al termine, verrà consegnato al dipartimento Ambiente che nel frattempo si è attrezzato e si avvarrà del supporto di Ispra, Arpab, Umig e Vigili del fuoco.
Le società concessionarie hanno accolto questa nostra richiesta e, nel caso ci fossero fenomeni pericolosi durante il periodo transitorio, la Regione è pronta a chiudere l’impianto perché dobbiamo garantire innanzitutto la salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio.
Le compensazioni ambientali, e siamo convinti che lo stesso discorso valga per le royalty, dovranno continuare a essere erogate.
Il buon senso – ha concluso Rosa – ci ha portato ad affrontare tempestivamente la questione e ai primi segnali di allarme siamo intervenuti con determinazione”.