Stop Centro olio di Total a Tempa Rossa, Consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino del Movimento 5 Stelle: “Preoccupante l’inadeguatezza dell’impianto. Occorre tutelare la popolazione”. Di seguito la nota integrale.
Finalmente il consiglio regionale è tornato a parlare di politica e la maggioranza Bardi si è degnata di dare la dovuta attenzione alle richieste delle opposizioni.
Eravamo stati tra i promotori della richiesta di discussione sui malfunzionamenti di Total che si sono susseguiti nelle ultime settimane e che ne hanno portato all’annunciata sospensione.
I rappresentanti della giunta regionale, durante la discussione, hanno sbandierato più volte il fatto di non avere avuto alcun tipo di sudditanza psicologica nei confronti di Total e soci.
A smentire Bardi e Rosa sono purtroppo i fatti: la sospensione delle attività è avvenuta di comune accordo tra le parti dopo settimane di fiammate, sanzioni e giustificazioni alquanto bislacche da parte di TOTAL, che nei giorni scorsi non ci ha fatto mancare nemmeno lo zuccherino delle assunzioni tutte lucane all’interno dei suoi impianti.
Ne abbiamo lette di ogni in queste settimane su un impianto che, dopo 12 mesi di prove tecniche di funzionamento, si è inceppato addirittura a causa delle basse temperature delle scorse settimane. Leggere poi di malfunzionamenti delle strumentazioni alla base dei monitoraggi giornalieri delle emissioni, in un impianto che dovrebbe avere i massimi standard tecnologici e di sicurezza è a dir poco avvilente.
Abbiamo chiesto un supplemento di documentazione al dipartimento ambiente per approfondire il lavoro effettuato da ARPAB. Vigileremo al massimo sull’ “approfondito studio di affidabilità redatto da esperti” annunciato nei giorni scorsi dal Presidente.
Ovviamente continuiamo a ritenere indispensabile l’avvio della discussione sulla nostra proposta di legge per l’introduzione di limiti alle emissioni in atmosfera al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, sulla quale attendiamo ancora segnali dalla commissione consiliare competente.
Continuiamo a ritenere una iattura la presenza di questi impianti sul nostro territorio e non saranno le sirene del ricatto occupazionale o i centri di eccellenza per i droni a farci cambiare idea.