Il Movimento 5 Stelle di Matera ha presentato una mozione, a prima firma del portavoce Antonio Materdomini, circa la necessità di superare l’uso di inceneritori nel territorio comunale di Matera e di manifestare pubblicamente contrarietà all’articolo 35 della legge 164 del 11 novembre 2014 (c.d. Sblocca Italia). La mozione è stata sottoscritta anche dai consiglieri De Mola, Manicone, Bianco, Fragasso, Sansone, Carlo Antezza e D’Andrea. Di seguito la nota inviata dal consigliere comunale Materdomini (Movimento 5 Stelle).
Lo scorso 9 settembre 2015 il Movimento 5 Stelle di Matera presentava un’interrogazione relativa alle emissioni dello stabilimento Italcementi, l’ecomostro materano che si è trasformato da cementeria a inceneritore di rifiuti a tutti gli effetti; la risposta ricevuta dall’assessore alle Politiche per la sostenibilità ambientale, Stefano Zoccali, è risultata insoddisfacente e preoccupante, in quanto è emerso, fra le altre cose, che a svolgere le verifiche sulle emissioni prodotte dallo stabilimento è la stessa Italcementi.
Intanto, a livello nazionale, l’articolo 35 della legge Sblocca Italia, interferisce coi programmi regionali e interviene sull’autonomia della Regione Basilicata e dei Comuni lucani, definendo gli inceneritori “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”.
“Ricordiamo – afferma Materdomini – che Italcementi ha avanzato, a nostro parere, un’inaccettabile richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per portare da 12 mila a 60 mila tonnellate/anno le quantità di rifiuti da bruciare nello stabilimento materano”.
Il Movimento 5 Stelle ritiene, al contrario, che gli inceneritori siano infrastrutture “pesanti”, impianti molto costosi, che deprimono la raccolta differenziata e inducono a produrre sempre più rifiuti per ammortizzare l’investimento, a carico degli utenti, con elevate tariffe TARI ed elevate bollette per elettricità prodotta con incentivi statali.
Il consigliere Antonio Materdomini, pertanto, chiede all’Amministrazione Comunale di prendere una posizione chiara e decisa sulla questione, manifestando il proprio dissenso verso l’uso di inceneritori siti nel territorio comunale di Matera per l’incenerimento o la combustione di CSS, plastica, pneumatici e petcoke, non solo nello stabilimento Italcementi, ma anche presso la fabbrica Valdadige in località Venusio.
Inoltre, i pentastellati chiedono all’Amministrazione di appoggiare la Legge di Iniziativa Popolare “Rifiuti zero” da sempre cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, che prevede una raccolta porta a porta e tariffa puntuale (che prevede il pagamento della tassa in base a rifiuti residui prodotti), altra proposta approvata grazie all’insistenza di Materdomini durante il consiglio comunale del 19 novembre 2015. La suddetta legge prevede, inoltre, la realizzazione di impianti di compostaggio della frazione organica e della frazione verde (foglie, sfalci e potature), il riciclo dei rifiuti raccolti in modo differenziato all’interno della regione in cui vengono prodotti, la realizzazione di impianti a freddo che permettono di chiudere il ciclo dei rifiuti recuperando ulteriore materia preziosa dall’indifferenziato residuo.
Antonio Materdomini, Consigliere comunale di Matera del Movimento 5 Stelle
c’è un pò di confusione nella mozione!
sull’iter procedurale i termini sono abbondantemente trascorsi, da 2 anni e mezzo, all’epoca era possibile presentare osservazioni e ne sono state presentate molte e verranno valutate in conferenza dei servizi. La conferenza dei servizi convocata serve per concedere la nuova AIA ad Italcementi e non solo ma, immediatamente dopo, anche altro cementificio presente in Regione. Con la nuova AIA verrà richiesto l’adeguamento alle conclusioni BAT di cui alla direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relative alle emissioni industriali per il cemento , la calce e l’ossido di magnesio, recepite dal D.Lvo 4-3-14-n.46 oltre che alla autorizzazione ad usare una certa quantità di CSS come combustibile. La decisione di esecuzione della commissione di cui sopra risale al 26-3-2013.La competenza del Comune ai sensi della 152/06 sono esclusivamente urbanistiche salvo rilevare fenomeni di inquinamento che nuocciono alla salute della popolazione- queste cose vanno documentate e non già con le chiacchiere-.. Nel caso specifico per la concessione della nuova AIA al cementificio non vi è alcun riflesso urbanistico. Sulle potenzialità inquinanti siamo d’accordo perchè il cementificio non è una fabbrica di cioccolatini Per ciò che concerne Ila -Laterizi, l’impianto va a gas…..non è stato ancora concesso l’uso del pet-coke come combustibile pur essendovi la previsione nell’AIA suo tempo concessa. L’uso del pet-coke non è stato autorizzato perchè non sono state rispettate alcune prescrizioni. Il tutto detto in pillole e con documenti in mano.