Studio Oikos e Legambiente Pisticci denunciano in una nota il degrado presente nelle strade di Pisticci provocata dalla maleducazione di coloro che la sporcano. Di seguito la nota integrale
Prima di chiedersi come si puliscono le città, bisognerebbe chiedersi come si sporcano.
Pare sia questo il caso di ciò che sta accadendo in maniera alquanto reiterata in quella che è la comunità pisticcese di oggi che probabilmente non solo non sembra chiederselo, ma persevera nell’adottare un comportamento altamente incivile ed irrispettoso delle regole elementari in quello che è il conferimento dei rifiuti solidi urbani e con particolare riferimento a quelli che rientrano in una categoria ben determinata: i Rifiuti cosiddetti “Ingombranti”, nonché i “Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” (RAEE).
Trattasi di una situazione che non si potrebbe esitare a definire allarmante alla luce di quelli che sono gli scenari di degrado ambientale ai quali si continua ad assistere in tutti gli angoli del territorio, dalle campagne alla periferia fino alle zone del centro dove la gente non si fa scrupolo alcuno nel disfarsi di, brande, materassi, televisori, sedie, poltrone, addirittura frigoriferi…e quant’altro ignorando o meno le conseguenze penalmente rilevanti a cui andrebbe incontro e, per giunta, con tutti gli inconvenienti e le scomodità che comporta il portarsi dietro oggetti del genere, per poi abbandonarli accanto a quelle che dovrebbero essere delle isole ecologiche, ma che in questo modo diventano, invece, praticamente una sorta di mini discariche a tutti gli effetti.
Oggetti del genere abbandonati cosi’ impunemente e che si aggiungono a tutte le altre tipologie di rifiuti che non solo vengono conferite nella maniera inopportuna nei contenitori o campane preposte per una corretta e virtuosa raccolta differenziata, ma che continuano anch’essi ad essere smaltiti in modo a dir poco barbarica ed incivile, danno vita purtroppo a scenari infelici, sgradevolissimi e poco edificanti. La situazione diventa dunque sempre piu’ allarmante specie alla luce delle diverse denunce partite negli scorsi giorni dall’ Ufficio Ambiente del Comune di Pisticci ed aggravata dal fatto che il Comune stesso, dopo aver provveduto in modo adeguato a predisporre mezzi materiali e risorse finanziarie per un corretto piano di nettezza urbana, deve provvedere con proprie spese alle eventuali “bonifiche” di tali aree deturpate nel modo sopraindicato; spese che vanno ad aggiungersi ovviamente a quelle che sono già in atto per far fronte alle esigenze ambientali di un territorio cosi’ vasto ed esteso come il nostro, e denaro di pubblica utilità che potrebbe essere magari utilizzato per scopi non certo meno nobili ma altrettanto efficaci in una comunità come la nostra già lacerata da diverse problematiche territoriali e sociali.
Ai cittadini quindi, che lamentano situazioni di cui essi stessi a questo punto sarebbero responsabili, viene rivolto il monito nonchè l’invito ad assumere un comportamento che sia maggiormente consono a quelle che devono essere le buone e giuste regole per una convivenza civile adeguata nel pieno e giusto rispetto di se e di tutti.
Il rispetto dell’ambiente, la tutela della nostra salute passano anche attraverso una migliore gestione dei rifiuti solidi urbani in cui ruolo fondamentale è svolto dal gesto quotidiano di ciascuno di noi. Nel caso specifico è semplice: esiste il numero verde 800.615.622 a cui chiamare per prenotare il ritiro domiciliare gratuito dei rifiuti elettrici, elettronici ed ingombranti.
Studio Oikos e Legambiente Pisticci
Questo articolo è davvero molto veritiero, pungente.
Il degrado è dappertutto, i rifiuti sono lasciati a marcire e a diventare tutt’uno con gli alberi! Come si fa a stare bene se prima non si comincia con l’essere un pò più civili e a non buttare pure le lavatrici nei fiumi???
Complimenti all’autore dell’articolo che ha descritto bene il quadro della situazione!
Spero che la nostra zona un giorno o l’altro possa riprendersi, perchè si sprecano solo risorse di cui potremmo godere noi e gli altri!