“Che non ci sia nessun allarme lo dice l’Istituto Superiore di Sanità. Il confronto con altri studi comparabili (Roma, Trentino Alto Adige, 10 comuni campani), inoltre, evidenzia che i valori riportati sono sensibilmente inferiori”.
Lo dichiara Francesco Pietrantuono, assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, in riferimento allo studio “Valutazione dell’esposizione a diossine e policlorobifenili di donne in età riproduttiva residenti nella provincia di Potenza”, presentato lo scorso 7 novembre nell’Aula consiliare del Comune di Lavello, in replica e precisazioni alla nota di osservazioni critiche diffusa dal Comitato Diritto alla salute.
“E sempre lo studio – aggiunge l’esponente del Governo regionale – ha evidenziato che l’unica associazione degna di nota sembra essere quella relativa al consumo di pesce.
Si è deciso comunque di continuare lo studio per “recuperare” la partecipazione delle donne residenti a Lavello. Ci auguriamo che gli stessi che hanno messo in discussione lo studio possano aiutare a sensibilizzare alla partecipazione.
Perché l’obiettivo – conclude Pietrantuono – rimane quello di abbattere sempre di più la presenza di questa come di altre sostanze pericolose”.