Per scongiurare il taglio degli alberi in via Lanera a Matera il cittadino materano Valentino Blasone ha inviato una lettera aperta all’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo. Di seguito il testo integrale.
Lettera aperta a Sua Eminenza Don Pino Caiazzo
Sua Eminenza Le invio questo appello per sottoporre alla Sua attenzione la sconcertante e gravosa questione dell’abbattimento di parte della storica pineta di Lanera, nonché del filare di pini che divide attualmente le due carreggiate della stessa strada.
Quei pini e quel polmone di verde fanno parte della nostra città sin da quando venne progettato e costruito il quartiere a seguito della legge sullo sfollamento dei Sassi.
Quei pini e quel polmone di verde fanno parte della nostra storia e di quanti della mia generazione hanno visto crescere quello che reputo essere un ben di Dio che lega in un unicum indissolubile il centro città, il nuovo quartiere, la chiesa di S. Antonio.
Non si può per l’esecuzione di un progetto maldestro, peraltro non condiviso a priori con chi in quella parte della città ci è nato e ci vive, distruggere un simile patrimonio.
Nessuno contesta l’idea della rotatoria se essa serve a rendere fluido e sicuro il traffico, nessuno contesta la necessità di tagliare alberi già morti, visto che purtroppo quella pineta è da ormai qualche decennio lasciata a se stessa senza alcuna manutenzione.
Non può però non colpire la superficialità e l’approssimazione con cui si è arrivati ad ideare e volere realizzare questo progetto.
Il prossimo lunedì 7 maggio, ci sarà sul cantiere un contradditorio teso a salvare il maggior numero possibile di alberi che, a ben vedere, sembrano essere di assoluta buona salute e che offrono a tutti noi ristoro e vita.
Ci sono tante soluzione tecniche e progettuali che, se implementate, possono assicurare la sicurezza al traffico e la vita agli alberi e quindi a noi stessi. Occorre solo che chi è preposto a decidere abbia la buona volontà e la disponibilità all’ascolto e abbia come fine ultimo e sovrano il bene comune.
Dia per favore il suo aiuto affinché con la Sua lungimirante e saggia guida e la Sua alta ed unica autorevolezza possa aprire i cuori e le menti di chi deve decidere per il bene della collettività.
Sono certo che, ancora una volta Carissimo Don Pino, Lei non rimarrà insensibile all’appello di tanti materani che semplicemente chiedono la salvaguardia di un patrimonio della nostra città, della nostra storia, del futuro nostro e dei nostri figli.
Valentino Blasone
In processione con la Madonna di Viggiano o senza?
ma cosa centra l’arcivescovo???? siete ridicoli quando fate queste richieste!