Il WWF Matera e il coordinamento regionale nucleo guardie di Basilicata in una nota congiunta stigmatizzano fortemente la brutta vicenda della rotatoria di Via Lanera con l’abbattimento di 86 pini d’Aleppo sul semplice presupposto che gli stessi siano malati e pericolosi. Un pericolo ed un’incuria evidentemente sconosciuti all’Amministrazione comunale sino all’infausto progetto della mega rotatoria in una zona ad alta valenza storico-paesaggistica ai margini di uno dei quartieri, Lanera, più belli ed a misura d’uomo della nostra città.
Come denunciato anche da altre associazioni cittadine di azione ambientale e civica (con cui la scrivente collabora da anni anche in vertenze similari, come in via La Quercia), Matera non è mai stata dotata di un piano organico del verde pubblico e sèguita tuttora a mancare una consapevolezza da parte delle amministrazioni comunali, ivi compresa l’attuale, di un sistema strutturato di parchi e aree verdi attrezzate. Mentre prosegue inarrestabile una cementificazione perversa, che divora sia a nord che a sud del territorio cittadino (anche poco distante da via Lanera pare sia prevista un’edificazione) le poche aree rimaste libere dal consumo di suolo, a favore di palazzine sempre più impattanti e prive di equo rapporto con verde ed alberature, che le possa rendere più organiche al contesto ed a misura d’uomo.
Uno sfregio, quello di Lanera, che creerà una insanabile frattura con il tessuto urbanistico circostante, nonchè con la cittadinanza materana che in questi giorni sta chiedendo a gran voce che possa essere ridiscusso il progetto verificando insieme ai cittadini ed alle associazioni soluzioni alternative e più rispettose dell’ambiente e della storia di una città e del suo popolo.
Ciò considerato, chiediamo al sindaco ed all’amministrazione tutta una vera inversione di rotta ed una nuova stagione per una città della cultura del verde curato ed organizzato, piuttosto che del continuo consumo di suolo.