Taglio alberi per riqualificazione via Lanera con rotatoria, di seguito l’intervento dell’associazione Minerva Scienza sottoscritto dal presidente Giuseppe Sacco.
Solo due mesi fa a Roma il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iia-Cnr) presentava ‘MobilitAria 2018’, un rapporto sulla qualità dell’aria e della mobilità urbana nelle quattordici principali città italiane realizzato insieme al Gruppo mobilità sostenibile del Kyoto Club. Il rapporto evidenzia come nel decennio 2006-2016 ci sia stata una lieve riduzione della media delle concentrazioni annuali, assolutamente un risultato positivo ma ancora lontano dagli obbiettivi che il protocollo di Kyoto richiede a tutti i paesi firmatari. Il rapporto evidenzia che a incidere sulla qualità dell’aria risultano fondamentali i provvedimenti in materia di mobilità e che soprattutto “Occorrono misure strutturali che portino a un trasporto pubblico più verde”, come sostiene Nicola Pirrone, direttore dell’Iia-Cnr.
Il risultato del lavoro scientifico del CNR giunge alla conclusione che bisogna quindi “…ripensare la governance delle città in modo globale, con un progetto di interventi strutturali che miri a decarbonizzare la nostra economia”.
L’associazione Minerva Scienza, che da anni si occupa di divulgazione scientifica e ha come obiettivo la diffusione sempre maggiore della cultura scientifica, ha assisto al lungo e acceso dibattito sui lavori del progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio – Matera 2019. Linea di intervento n. 22 G.G.R. n. 1155/2016 – Riqualificazione Asse di via Lanera e il conseguente abbattimento di 86 alberi, notando come nel dibattito l’approccio scientifico al tema sia totalmente mancato e che si stia anche perdendo l’occasione di iniziare un percorso di miglioramento della qualità della vita della nostra città proprio basato sugli studi scientifici realizzati in tutto il mondo.
La mancanza di un monitoraggio della qualità dell’aria in città costituisce un problema che andrebbe risolto perché fornirebbe dati fondamentali anche per la riprogettazione della mobilità, fornirebbe una base per poter discutere su dati scientifici del valore di 84 alberi e del loro impatto sulla qualità della vita in città.
Nel dibattito ci si è focalizzati sulla situazione di salute degli alberi e di come costituiscano un pericolo per i cittadini ma non si è parlato di come la loro presenza attenui l’inquinamento acustico, riducano l’erosione del suolo, assorbano carbonio e inquinanti atmosferici, abbassino la temperatura della città. Le “foreste urbane” forniscono tutta una serie di benefici che andrebbero sfruttati : Mitigazione dell’inquinamento; Miglioramento degli estremi climatici e mitigazione delle isole di calore; Stoccaggio e sequestro di carbonio; Riduzione dell’inquinamento acustico; Miglioramento della qualità dell’aria; Miglioramento della qualità dell’acqua; Riduzione del consumo di elettricità per riscaldamento e raffreddamento.
Ci auguriamo di vedere nel futuro progetti che non abbiano lo scopo di agevolare lo scorrimento del traffico ma la sua limitazione, che la realizzazione di nuove rotatorie costituisca l’occasione per riprogettare gli attraversamenti pedonali e la realizzazione di piste ciclabili prendendo ad esempio Padova.
Riteniamo in conclusione che bene fanno il Presidio dei cittadini e il circolo di Legambiente che puntano a allargare il dibattito alla progettazione condivisa della città. Dobbiamo passare da una progettazione “anni ’90” della città ad una che guardi al futuro, che tenga conto del protocollo di Kyoto, della legge 10/2013 sulle norme dello sviluppo degli spazi verdi urbani, del rapporto ‘MobilitAria 2018’. Dobbiamo pretendere che la qualità della vita nella nostra città migliori e le basi scientifiche per poterlo fare ci sono basterebbe sfruttarle.
Pienamente d’accordo! Ma in tanti anni con amministrazioni diverse nessuna di loro ha mai dato una svolta significativa per un cambiamento delle abitudini dei materani. Quali abitudini? In particolar modo quella di vivere più ore in auto che altrove nella giornata. I materani “cazzeggiando in auto” dalla mattina alla sera. Quindi inquinano e non rispettano il codice della strada nella maniera più assoluta! Bisognerebbe obbligarli a non usare l’auto tranne che per motivi essenziali e smetterla di invadere le strade del centro.