L’associazione Cova Contro e il Movimento “Policoro Futura” e Mediterraneo no triv hanno inviato una comunciazione urgente alla Sogin, a Arpa Basilicata, a ISPRA, alla Regione Basilicata nonchè alla Prefettura di Matera in merito all’avvio dell’attività di taglio del monolite.
In effetti, poichè risulta che le centraline di monitoraggio ARPAB risultano non essere in attività, atteso che l’operazione di cui sopra potrebbero comportare l’immissione in atmosfera, seppure come eventualità meramente accidentale, di radionuclidi con conseguente pericolo e/o potenziale danno per i lavoratori e per i cittadini, si è reso necessario sollecitare l’immediata interruzione delle operazioni di avvio del taglio del monolite presso l’Itrec di Rotondella.
Sino a quanto non sarà fornita certezza assoluta circa l’effettiva funzionalità dei sopra menzionati sistemi di monitoraggio e controllo, nessuna attività potenzialmente impattante e/o pericolosa può essere avviata secondo le associazioni e il movimento civico Policoro Futura.
Inoltre, atteso che la zona è interessata da ampia e rilevante dispersione nel sottosuolo di sostanze chimiche quali trielina e cromo esevalente, si rende necessario e non rinunciabile disporre il rinvio delle attività di taglio del monolite sino a quando non saranno realizzate le opere di bonifica dell’area e sino a quando non si avrà certezza assoluta dell’avvenuta bonifica.
Ad oggi non sono state ancora pubblicate le analisi radiochimiche sul percolamento di liquido radioattivo dal monolite avvenuto nell’agosto 2014 ed ignota rimane la conformazione delle falde sotto tutto il sito Itrec.
La questione come sopra sollevata e relativa all’adozione di una più stringente tutela della sicurezza trova, inoltre, ulteriore supporto nel mancato coinvolgimento della popolazione circa il Piano di Emergenza Esterno che dovrebbe essere aggiornato ogni tre anni ma soprattutto, dovrebbe comportare effettive e concrete esercitazioni.
Poiché sussistono criticità e come sopra evidenziate, con nota formale è stato chiesto che in applicazione delle disposizioni di legge in vigore, si dia contezza e certezza assoluta circa l’effettiva e concreta funzionalità delle centraline di monitoraggio nonché darne anche compiuta informazione ai cittadini.
Inoltre, nella nota è stato anche sottolineato che dell’avvio delle operazioni del taglio del monolite, quale attività di estrema rilevanza e/o potenziale pericolosità, non è stata data alcuna reale e concreta informazione alla comunità, ai cittadini e alle associazioni ambientaliste e questo in assoluto contrasto con quanto stabilito dalla Convenzione Aahrus che riconosce che i cittadini devono avere accesso alle informazioni, essere ammessi a partecipare ai processi decisionali e avere accesso alla giustizia in materia ambientale, e riconoscendo che per esercitare i loro diritti essi possono aver bisogno di assistenza.