“Sebbene siano richiamati dal Pnrr soprattutto in relazione agli interventi di coesione ed inclusione, gli enti del Terzo settore possono svolgere nel processo di transizione ecologica un ruolo tutt’altro che secondario. Basti in proposito considerare che la modifica dell’art. 9 della Costituzione ha introdotto tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, affidata alla Repubblica e quindi non solo allo Stato, ma a tutti gli organi pubblici, ai cittadini e alle altre componenti sociali. Il fatto stesso che la tutela dell’ambiente sia declinata anche nell’interesse delle future generazioni, implica a maggior ragione un approccio di coesione che proprio il Terzo settore può soddisfare”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Matera all’iniziativa dal titolo “Terzo settore e questioni ambientali”, organizzata da Fqts. “Il Terzo settore, dunque, si colloca a pieno titolo tra i protagonisti dello scenario di attuazione dello sviluppo sostenibile nel quadro dell’Agenda 2030 sia per gli obiettivi di tutela ambientale che per l’energia. D’altra parte lo stesso Pnrr – ha aggiunto Latronico – prevede che l’azione pubblica possa avvalersi del contributo del Terzo settore per la pianificazione di servizi più innovativi, attraverso una lettura più attenta dei disagi e dei bisogni al fine di venire incontro alle nuove marginalità. In buona sostanza, il contributo del Terzo settore può essere quello di concorrere ad attuare un’economia circolare in cui la prospettiva degli interventi non sia quella di realizzare processi di privatizzazione, quanto piuttosto quella di valorizzare la dimensione sociale. La riforma del Titolo V della Costituzione e l’introduzione del principio di sussidiarietà hanno consolidato il ruolo del Terzo settore nell’ordinamento italiano. Il Terzo settore, collocandosi sul piano della sussidiarietà orizzontale, assume una rilevanza politica nella società civile come occasione di partecipazione. Anche nel recente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al Terzo settore viene attribuito un ruolo di rilievo. In questo senso – ha evidenziato l’assessore regionale – la pianificazione energetica si propone come luogo ideale per realizzare la partecipazione attiva di tutti i soggetti portatori di interessi e contribuendo al raggiungimento di obiettivi ambiziosi nazionali ed europei. Il coinvolgimento del Terzo settore nell’ambito della produzione e del consumo di energia potrebbe essere utile ad incentivare non solo forme di autoconsumo, ma anche diffondere buone pratiche di consumo e risparmio energetico, favorendo l’effettività dell’accesso all’energia come diritto fondamentale delle persone e delle comunità”.
Apr 29