Anna Dubla in rappresentanza dell’Associazione Ambiente e Legalità in una nota affronta la vicenda legata all’inchiesta sul traffico di rifiuti ENI- Tenoparco. Di seguito la nota integrale.
La fretta, cattiva consigliera dell’Assessore all’ ambiente Berlinguer.
Ancora una volta il neo assessore Aldo Berlinguer incappa in un errore di comunicazione. La prima volta,
ma non crediamo sia questo il motivo dell’ allontanamento del Direttore del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano, quando si annuncio’ la partenza immediata di fantomatici bandi di gara per i progetti di bonifica della Val Basento.La
seconda, questa, nel mal interpretare la volontà’ dei cittadini, che al contrario di quanto pensi l’assessore non hanno fretta di sapere delle risultanze dell’ inchiesta sul traffico illecito di rifiuti ENI- Tenoparco. Non
hanno fretta perché hanno fiducia nella Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza. Non hanno fretta perché’ comprendono perfettamente la delicatezza e complessità’ di un’ indagine che coinvolge un colosso del petrolio qual’ e’ l’
ENI e un ossimoro giuridico quale e’ Tecnoparco Valbasento. Finanche i bambini di questa regione, capiscono bene che la posta in gioco e’ molto alta, in termini ambientali si, ma anche in termini economici / finanziari.Chi ha fretta
, in realtà’ ? E perché’?Forse qualcosa sta ostruendo il libero flusso del tutto a posto? Lo smaltimento dei reflui , soprattutto petroliferi , in regione sappiamo essere un nodo importante della circolazione finanziaria non solo dei
produttori dei reflui , bensì’ anche per gli smaltitori. Voci di costo e di guadagni notevoli, tanto importanti da garantire, per esempio per Tecnoparco, un contributo notevole alla distribuzione degli utili tra i soci della medesima.
Capiamo che questa inchiesta possa intralciare i piani di espansione economica dell’ azienda che nel frattempo, come unica partecipante, ha vinto la gara d’apposto, in ATI con i fratelli Giuzio, per la costruzione e l’ esercizio di
più’ depuratori industriali per conto del Consorzio Industriale di Potenza.
Ovviamente ciò’ significa e/ o significherebbe per la Tenoparco Valbasento SPA, la gestione in totale monopolio del trattamento reflui industriali , non solo della regione Basilicata, ma , per volumi di affari e commesse , partner
importante del mezzogiorno .Quindi , noi cittadini, capiamo perfettamente l’importanza di tale inchiesta e le assicuriamo, caro assessore , di non avere assolutamente alcuna fretta.Piuttosto , non capiamo la sua , di fretta.Una
strana fretta che fa il paio con quella avuta dall’ allora assessore alle attività’ produttive, oggi Presidente della giunta della nostra regione, di convocare ENI al tavolo regionale al fine di riattivare i contratti in essere
con la Castellano Costruzioni e le varie aziende della sua costellazione, sospesi in seguito ad un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere del presidente di dette società’ anche allora, secondo noi, fu’ superato il limite
consentito ad un Dipartimento regionale attento alle politiche occupazionali, laddove avrebbe potuto ” pretendere” dalla compagnia petrolifera la salvaguardia dei posti di lavoro per le maestranze assunte dall’ impresa , il
cui presidente aveva subito tale misura restrittiva, non già , ed è abbastanza ovvio, il ripristino dei contratti in essere. Dottor Aldo Berlinguer, con tutto il rispetto, faccia il suo lavoro e quindi, piuttosto, chiami la Tecnoparco Valbasento SPA a rispettare le sue obbligazioni giuridiche che la vedono chiamata in causa dal Ministero dell ‘ Ambiente , e speriamo anche dalla Regione Basilicata, per la messa in sicurezza e bonifica dell’acqua di falda di sua competenza.Assessore lasci stare la Magistratura quando questa si impegna a fare il suo lavoro, la chiami solo se, secondo Lei e per le funzioni del suo assessorato, le sembrerà’ che giri la testa dall’ altra parte
di fronte a scempi ambientali!
Anna Dubla – Associazione Ambiente e Legalità