La tragedia di Casamicciola, a Ischia, il gravissimo dissesto a Maratea, la ripresa di smottamenti a Pisticci e Cersosimo solo in pochi giorni, riportano il tema non più procrastinabile di un piano di tutela che salvaguardi territori e soprattutto vite umane. Gli agricoltori – sottolinea Cia-Agricoltori – sono pronti a fare la propria parte: i diffusi dissesti anche in Basilicata, da sempre in situazione di emergenza, dimostrano ancora una volta l’urgenza di avviare un piano di manutenzione strutturale del territorio, che si sta mostrando sempre più fragile e indifeso di fronte ai cambiamenti climatici. I danni subiti e i disagi per i cittadini di Maratea, Pisticci e Cersosimo richiedono interventi di pronta emergenza e ristoro a livello nazionale e regionale; non basta la dichiarazione di stato di calamità. Le risorse del Pnrr – ben 2,5 miliardi di euro – vanno spese in fretta.
“Continuiamo a pagare, con vittime e danni, la mancanza di programmazione che da decenni caratterizza il nostro Paese -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, che ha già espresso il suo cordoglio personale e quello dell’organizzazione-. I disastri provocati dal moltiplicarsi degli eventi estremi, con inondazioni, frane, allagamenti, dimostrano quanto sia diventato necessario agire, senza perdere altro tempo -continua Fini-, visto che oggi il rischio idrogeologico, in Italia, coinvolge il 10% della superficie nazionale e riguarda 6.633 comuni. Vuol dire che quasi un cittadino su dieci si trova in aree esposte al pericolo”.
Per questo “ora diciamo basta -continua il presidente di Cia-. Non sono più rinviabili interventi infrastrutturali, a partire dalla rete idraulica, così come adeguate politiche di prevenzione del territorio nazionale, tanto più con questo clima impazzito, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio. Una nuova politica di tutela ambientale che non può prescindere dal presidio degli agricoltori, la cui opera di manutenzione del territorio è fondamentale, soprattutto nelle aree interne”.