La terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente), riunitasi oggi con la presidenza di Vincenzo Robortella (Pd), ha ascoltato l’assessore all’Ambiente ed Energia Francesco Pietrantuono e Giuseppe Galante, dirigente dell’Ufficio Ciclo dell’acqua, in merito al disegno di legge riguardante la “Disciplina sulle modalità di approvazione dei progetti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e sul rilascio dell’autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue”.
L’efficienza del sistema globale relativo alla depurazione delle acque reflue viene valutata tramite il livello di copertura dei sistemi di collettamento ed il rispetto delle prescrizioni, dei parametri e dei valori di emissione dei reflui nei corpi idrici ricettori. Sulla base delle informazioni raccolte nell’ambito del quinto rapporto sull’attuazione della direttiva 91/271/CE, la Commissione europea ha evidenziato in Basilicata 40 agglomerati per i quali ha avviato la procedura di infrazione comunitaria.
“La logica del disegno di legge – ha detto Pietrantuono – è quella di mettere in campo interventi sia sugli impianti che risultano essere in infrazione sia su quelli che richiedono un ammodernamento. Rispetto a tale procedura la Regione ha in fase di programmazione, di appalto e in alcuni casi di esecuzione, gli interventi di collettamento e depurazione. Per garantire la tempestiva esecuzione degli interventi sulla depurazione occorre però risolvere contestualmente la complessità che i soggetti gestori e gli organi di autorizzazione e controllo incontrano, sul piano procedurale, nelle fasi di potenziamento, ristrutturazione e adeguamento degli impianti esistenti nonché in tutti i periodi transitori necessari per il ritorno alle condizioni di regime”.
“Con il disegno di legge – ha aggiunto – la Regione intende introdurre una serie di regole per ricondurre in un unico contesto la progettazione degli impianti di depurazione delle acque reflue e la relativa approvazione nonché il regime autorizzativo provvisorio, quest’ultimo in relazione ai soli periodi transitori nei quali non risulta essere possibile il rispetto dei limiti di emissione prescritti dall’ordinamento”.
“La Regione Basilicata con il disegno di legge – ha detto Galante – per superare le criticità anche di carattere procedurale, che interessano molti degli impianti di depurazione presenti sul territorio regionale e sanare tempestivamente le situazioni oggetto di procedure di infrazione comunitaria, esercita il potere autorizzatorio, conferitole dallo Stato, attraverso una disciplina che ha quale precipua finalità la tutela dell’ambiente, ma che non preclude procedimenti tecnici regolari per l’adeguamento o la messa a punto degli impianti di depurazione. E’ una norma costruita insieme a Province, Arpab, Egrib e gestori alla vigilia di un programma importante di finanziamento sulla depurazione di 76 milioni di euro”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Perrino e Romaniello.
Rinviato alla prossima seduta l’esame di una delibera della Giunta su un programma di reinvestimento dei proventi derivanti dalla vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica dell’Ater di Matera, dell’importo complessivo di3.075.208,73 euro”. Il consigliere Perrino in proposito ha chiesto una audizione o nota da parte dell’Anci Basilicata sulle modalità di utilizzo dei proventi che, in base alla delibera dell’Ater, prevedono solo interventi di riqualificazione edilizia o energetica e non la realizzazione di nuove costruzioni di case popolari.
In apertura di seduta il consigliere Lacorazza ha chiesto al presidente Robortella di esprimersi ufficialmente sulla vicenda della possibile chiusura dello stabilimento Barilla, che potrebbe essere determinata dall’eventuale ubicazione nell’area industriale di San Nicola di Melfi di un impianto per il trattamento dei rifiuti. Questo per evitare che si possa pensare, come è successo, che ci sia stata da parte dei consiglieri regionali una responsabilità nel non approvare celermente il Piano rifiuti, così come è emerso da una polemica tra il sindaco di Melfi Valvano e il consigliere Rosa.
Hanno partecipato alla riunione della terza Commissione il presidente Vincenzo Robortella (Pd) e i consiglieri Piero Lacorazza, Vito Giuzio, Vito Santarsiero e Carmine Miranda Castelgrande (Pd), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Luigi Bradascio (Pp), Giannino Romaniello, Aurelio Pace (Gm), Giovanni Perrino (M5s) e Paolo Castelluccio (Pdl-Fi).