“Applicare il Piano di tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, storici, culturali e naturalistico ambientali, per evitare che il paesaggio dei rioni Sassi possa essere compromesso dall’installazione di tre impianti di imponenti pale eoliche”. La sollecitazione arriva da Vincenzo Santochirico, consigliere regionale del Pd, che ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio regionale.
Santochirico fa sapere che “nell´elenco delle domande relative ad impianti eolici, dichiarate procedibili al 15 novembre 2011e rientranti nel tetto massimo di potenza consentito dal Piano energetico e ambientale (Piear), risultano tre istanze relative a tre parchi eolici ricadenti in agro di Matera. Due di essi, in particolare, sono localizzati abbastanza vicini l´uno all´altro, per una complessiva potenza di circa 70 megawatt e 20 torri eoliche; mentre un altro, di consistenza inferiore, è collocato in parte opposta rispetto agli altri due”.
La preoccupazione sul rischio che effettivamente questi progetti possano essere realizzati deriva anche dal fatto che “dopo l’approvazione del Piear non sono state emanate linee guida che prevedessero valutazioni, esami, verifiche di impatto paesaggistico e ambientale correlate alla particolarità dei luoghi, con particolare riferimento a quelle di particolare valenza naturalistica, monumentale, archeologica, storica, culturale e paesaggistica”.
Il consigliere Santochirico fa presente, inoltre, che “nel novembre scorso è stato costituito il comitato paritetico fra i ministeri dei Beni culturali e quello dell’Ambiente e Regione Basilicata (promosso dallo stesso SAntochirico, ndr.) per realizzare insieme un Piano di tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, storici, culturali e naturalistico ambientali esteso all´intero territorio regionale, nonché per individuare le aree non idonee alla localizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili. Al momento – prosegue – non è dato sapere se tale Comitato abbia dato indicazioni concrete e tempestive in tal senso, per evitare che nelle more di redazione del Piano e di individuazione delle aree si comprometta irreparabilmente il territorio.
“In ogni caso – conclude -, una valutazione scrupolosa e complessiva, estesa all´intero territorio in cui è visibile la città dei Sassi, sarebbe necessaria per l´evidente rischio di compromettere un paesaggio unico al mondo che, oltre all´intrinseco valore, costituisce il fattore decisivo per lo sviluppo turistico della città di Matera e della regione Basilicata”.
molta fuffa, ma non dice DOVE saranno posizionate le pale eoliche. Di sicuro unìinstallazione è fra Ipercoop e La Martella, e dunque ben lontana dai Sassi, le altre due invece?
IO COSA NE PENSO?? XCHE C’E DA PENSARE?? PENSO SOLO CHI SONO QUELLI KE SI DIVIDERANNO LA TORTA!!VABBE ALLE VOLTE COMMENTARE ORAMAI MI HA STANCATO PERCHE SOLO QUELLO SAPPAIMO FARE!EEEEEEEEEEEEE COME VOLEVO KE IMITASSIMO I NO TAV! !PURTROPPO C’E L’ABBIAMO NEL DNA IL NOSTRO MENEFREGHISMO !L’AVREMMO FATTO PER LA FERROVIA DELLO STATO E PER TUTTE LE INGIUSTIZIE CHE QUESTA CITTA SUBISCE!!ERO CURIOSO DI SAPERE MA ERANO MATERANI COLORO CHE SI SCAGLIARONO CONTRO IL CONTE TRAMONTANO?? MI VENGONO STRANI DUBBI!!!
Non mi sembra proprio un’ottima idea da punto di vista della tutela artistica. Io non do la mia approvazione.
Ma Santochirico (o chi per lui…) non aveva messo su un’azienda proprio nel settore dell’eolico?
“Tre impianti di pale eoliche potrebbero invadere i Sassi.”
Invadere i Sassi? Ve le immaginate delle pale eoliche spuntare tra una casa e l’altra?
Come si vide a Report, su Rai 3, tempo fa, per poter installare impianti di energia pulita in Basilicata è necessario sborsare tangenti, dato che è necessaria l’autorizzazione regionale.
Dovrei pensare che qualcuno non ha ricevuto la sua bustarella?
Non sto accusando, ma qualcuno potrebbe aver fatto questo pensiero.
Questo pensiero, e il pensiero che questo sia cattivo giornalismo, dai titoloni allarmistici che tanto vanno di moda in Italia.