L’Ente Parco della Murgia Materana ha accolto il centro regionale Libertas Basilicata che ha proposto delle attività mirate al contatto diretto con la natura, nella cornice dello splendido territorio del Parco Regionale della Murgia Materana.
Il progetto è finalizzato a contrastare le problematiche dell’esclusione sociale e dell’isolamento psicologico, in aumento specialmente nelle fasce di età adolescenziali.
Le attività hanno previsto il trekking per promuovere la conoscenza del territorio della Murgia Materana dal punto di vista Naturalistico, Storico e Antropologico, ma anche Yoga per il raggiungimento di un punto di connessione tra la natura e l’uomo.
Il luogo è stato scelto coerentemente con gli obiettivi di valorizzazione territoriale: si tratta infatti, di un percorso che insiste su quello di una vecchia tratta ferroviaria ormai dismessa, ovvero l’ex calabro-lucana. Il punto d’incontro dell’evento è stato la “Grancia Parco dei Monaci”, un complesso fortificato risalente all’XI secolo che attualmente ospita il Centro Visite dell’Ente Parco della Murgia Materana. Al suo interno un percorso espositivo-multimediale finalizzato ad illustrare le principali specificità del Parco della Murgia Materana mediante il supporto di plastici, diorami e video per la conoscenza del nostro territorio e la sensibilizzazione delle giovani generazioni, in merito ai temi della sostenibilità ambientale e della biodiversità.
Il punto di arrivo, invece, è stato il Centro di Educazione Ambientale di Pianelle, un villaggio, con al suo centro una vecchia scuola, realizzato dalla Riforma Agraria negli anni cinquanta del novecento. Attualmente riqualificato, al suo interno troviamo aree verdi circostanti dove sono presenti spazi didattici: il giardino delle piante officinali ed aromatiche, il giardino delle piante spontanee della Murgia; il frutteto dei sapori perduti con antiche varietà di alberi da frutto quasi in disuso.
Da qui partono anche escursioni nel Parco della Murgia per visitare chiese rupestri, spettacolari masserie in grotta, conoscere le piante della macchia mediterranea ed il ciclo dell’acqua osservando da vicino il fiume; attività dedicate alla storia geologica del territorio con visite a grandiose cave di tufo in disuso o ancora aperte.
Grande soddisfazione da parte del presidente dell’Ente Parco, Michele Lamacchia il quale ringrazia Vincenzo Suriano, Mariano De Natale, Mariacristina Mona, Michele Basile, Alessia Mingione e Martina Lioi per l’attività svolta.