Dopo l’approvazione della III Commissione consiliare, le norme tecniche e le azioni per la tutela della qualità dell’aria nei Comuni di Viggiano e di Grumento Nova, diventano esecutive. Sotto stretto controllo i livelli di biossido di zolfo e idrogeno solforato.
E’ stato definitivamente approvato il “Piano aria” varato dalla Giunta regionale per il controllo dei livelli degli inquinanti volatili in Val d’Agri. Dopo il parere favorevole espresso dalla terza Commissione permanente del Consiglio regionale (Territorio, Ambiente), la Giunta rende operative le norme tecniche e le azioni a tutela della qualità dell’aria nell’area interessata dalle estrazioni e, più precisamente, nei Comuni di Viggiano e Grumento Nova.
Il Piano, attraverso una serie di operazioni anche preventive (tra cui la riduzione automatica delle attività estrattive che possono giungere fino allo stop totale qualora le centraline indicassero un innalzamento del valore degli inquinanti), consentirà di mantenere costantemente sotto controllo il livello degli agenti inquinanti nella zona della Val d’Agri, su una superficie che si estende per circa 100 chilometri quadrati.
Il Piano parte dall’analisi dell’andamento dei dati rilevati dalla centralina fissa dell’Arpab di Contrada Guardemauro (Viggiano) relativi agli anni 2006-2011 e integrati con i dati delle campagne di monitoraggio del biossido di zolfo e dell’idrogeno solforato effettuate con mezzi mobili negli anni 2008-2011. Dall’osservazione è emerso che tutti gli inquinanti considerati e derivanti dalle attività antropiche e industriali della Val d’Agri, non hanno mai evidenziato superamenti delle norme. Solo il biossido di zolfo ha mostrato dal 2006 un trend di crescita ma comunque entro i limiti di legge. Per assicurare il livello massimo di controllo e precauzione, il Piano ha abbassato i limiti delle “soglie di intervento”. Questo significa che le attività estrattive rallenteranno, o addirittura verranno fermate, nel caso in cui il tasso di inquinanti dovesse raggiungere il livello di allerta individuato, che è inferiore del 20 per cento a quello indicato dalla normativa nazionale sia per il biossido di zolfo (D.Lgs 155/2010) sia per l’idrogeno solforato (art. 8 DpR 322/1971). Inoltre gli interventi messi in atto dal Cova (il Centro Olio in Val d’Agri dell’Eni dove viene eseguito il primo trattamento del petrolio), dovranno essere documentati e annotati su un registro a disposizione degli enti di controllo e tempestivamente comunicati agli uffici competenti della Regione e della Provincia di Potenza, ai Comuni di Viggiano e Grumento Nova e all’Arpab. E sempre per lo stesso criterio di trasparenza, tutti i dati di qualità dell’aria delle 5 centraline Arpab, vengono inviati e resi disponibili presso l’Osservatorio ambientale della Val D’Agri (www.osservatoriovaldagri.it).