La Zefiro Srl non ha partecipato all’asta per il parco eolico in contrada Matine, nel Parco della Murgia Materana. La notizia si è diffusa in giornata provocando ovviamente reazioni contrapposte. C’è chi esulta e chi invece come Pio Abiusi preferisce usare calma e gesso. Di seguito la sua nota inviata alla nostra redazione.
Il parco eolico di Le Matine non si realizzerà più? Troppo presto per dirlo.
La Zefiro non ha partecipato alla gara per concorrere , mediante asta al ribasso, ai contributi pubblici per impiantare il parco autorizzato, questo non vieta che la società possa realizzarlo con risorse proprie e senza contributo pubblico. Le Vie del Signore sono infinite!!!!!
Ha autorizzazione ad iniziare i lavori entro un anno il che significa che l’anno prossimo non potrà partecipare all’asta e dovrebbe richiedere nuova autorizzazione. Il sistema dell’asta introdotto dal governo Monti nel 2012 ed andato in vigore questo anno potrebbe anche essere modificato. Dovrebbe richiedere l’autorizzazione da capo? Forse perchè i lavori li dovrebbe iniziare entro un anno. Potrebbe fare anche un ricorso al TAR e chiedere alla magistratura la proroga della autorizzazione, non sarebbe la prima volta e le motivazioni basta cercarle. Bisogna andare avanti affinchè la Delibera di giunta regionale sia ritirata ricorrendo, se del caso, al TAR.
Pio Abiusi
La delibera di giunta che ha autorizzato a realizzare il Parco eolico in contrada Matine di Matera è oggetto di approfondimento da parte di Pio Abiusi, ambientalista materano che rappresenta l’associazione Ambiente e legalità. Di seguito le sue riflessioni alla luce delle rassicurazioni fornite dalla Soprintenenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi (Ambiente e Legalità): “Il conflitto di attribuzione”.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Così recita l’art 9 della nostra Carta Costituzionale. La tutela viene esercitata in concorrenza tra Stato, Regione e con attribuzioni amministrative per gli altri enti territoriali. Emerge, perciò come il ruolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici abbia una funzione tale che l’eventuale opposizione non può esaurirsi con una normale conferenza dei servizi proprio perchè, in caso di dissenso non sanabile, nasce un conflitto di attribuzione che è normato amministrativamente presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e poi, eventualmente, in conferenza Stato-Regione;in veste giurisdizionale presso la giustizia amministrativa e su questo il Consiglio di Stato si è già espresso con chiarezza a favore dello Stato e dei suoi organi. Per quanto è successo nella conferenza dei servizi tenuta il 16 Aprile scorso e che ha poi fatto scaturire la Delibera di giunta autorizzativa a realizzare il Parco eolico in contrada Matine di Matera è successo esattamente questo. Che si realizzi o meno è altro ed approfondiremo in altra circostanza.
Bisogna dare atto al Soprintendente ed ai suoi collaboratori di essersi mossi con professionalità e coerenza che non sempre capita ritrovare tra gli uomini della Pubblica Amministrazione. Anche per pressioni esercitate, tutto l’iter autorizzativo di ben 10 parchi eolici è pubblico ed accessibile a tutti. Scorrendo le varie conferenze dei servizi si riscontra come la predetta Soprintendenza abbia espresso pare favorevole solo per quattro di essi. Quello di contrada Matina è uno dei sei ma ce ne sono altri 5 che non hanno superato l’esame o il parere negativo è stato rigettato in conferenza dei servizi addirittura dalla ditta presentatrice del progetto o alla Soprintendenza non è prevenuto il progetto emendato così come richiesto e perciò non è stata messa in grado di esprimere alcun parere.
In tutti è questi 5 casi il parere, ovviamente, è stato favorevole da parte della conferenza dei servizi. Nominiamo rapidamente i progetti approvati con casistica appena illustrata: Dgr 556 in agro di Melfi per 10 aerogeneratori della potenza di 2,0 MW ciascuno, alle eccezioni dalla Soprintendenza risponde la società dice: generiche,irrituali e tardive, si procede; Dgr 558 in agro di Tolve per 6 aerogeneratori della potenza di 3,6 MW ciascuno, della richiesta di integrazione formulate dalla Soprintendenza non si tiene conto e si procede, parere favorevole; Dgr 596 in agro di Banzi e Genzano di Lucania per 15 aerogeneratori della potenza di 2,0 MW ciascuno, in questo caso la Soprintendenza si aggancia alle perplessità espresse dalla stessa Comitato Tecnico Regionale per l’Ambiente, non è sufficiente e si procede: parere positivo; Dgr 600 in agro di Genzano di Lucania 7 aerogeneratori della potenza di 3,3 MW ciascuno, questa volta è addirittura il Soprintendente Arch. Canestrini ad esprimere parere sfavorevole abbondantemente motivato, si va avanti;Dgr 601 ancora Melfi qui siamo a 19 aerogeneratori per 2,3 MW, alla Soprintendenza non viene consentito , sembra di aver capito, di esprimere parere, non si concede proroga e si va avanti.
Siamo certi che quello di Matera non resterà un caso isolato ed auspichiamo che si proceda in par misura per tutti e cinque i progetti appena elencati. Non resta che augurare un buono e proficuo lavoro!
Pio Abiusi – Ambiente e legalità