COMUNICATO DEI CARABINIERI DI MATERA
Martedì 22 settembre, a Matera, i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un pregiudicato e sorvegliato speciale del posto per violazione della misura preventiva della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
L’uomo, un 29 enne di Matera ma residente ad Agordo, un comune del bellunese, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dai magistrati di Belluno, in quanto il predetto, in più occasioni, si era sottratto ai controlli dei carabinieri, assentandosi dalla propria abitazione durante gli orari prescritti.
CONTROLLO EXTRACOMUNITARI: UNA NIGERIANA ARRESTATA ED UNA MAROCCHINA ESPULSA
Nei giorni scorsi è stata tratta in arresto una cittadina nigeriana di 25 anni perché non aveva ottemperato all’ordine di abbandonare il territorio italiano emesso dal Questore di Bari il 5 giugno scorso.
La donna è stata sottoposta a controllo da parte degli agenti della Squadra Mobile poiché si avvicinava alle auto in transito all’altezza del semaforo in questa via Aldo Moro chiedendo soldi in cambio di ombrelli in maniera petulante e creando in tal modo intralcio alla circolazione stradale.
Per sottrarsi agli accertamenti, la donna ha anche dichiarato di essere incinta, ma è stata smentita dai riscontri sanitari a cui è stata sottoposta. Ha inoltre cercato di opporsi ai rilievi segnaletici di rito ed alla successiva traduzione nel carcere di Potenza, dove adesso è custodita.
Successivamente, lunedì 21 settembre, a seguito di un controllo di personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura, è stata individuata nel capoluogo una cittadina marocchina 40enne priva del permesso di soggiorno, che è stata pertanto denunciata all’A.G. per il reato di clandestinità, introdotto dalla legge n.94.
Nei suoi confronti, inoltre, il Prefetto di Matera ha emesso decreto di espulsione con intimazione a lasciare il territorio italiano entro 15 giorni.
Dall’inizio del mese di settembre sono sei gli ordini del Questore di Matera di lasciare il territorio nazionale emessi nei confronti di altrettanti cittadini di Paesi nordafricani.