Solo da qualche ora è trascorsa la domenica, i locali pubblici sono ormai chiusi, le vie di Policoro e dei paesi circostanti sono praticamente deserte.
La Centrale Operativa dei Carabinieri impartisce l’ordine, alle auto che pattugliano il territorio, di controllare, sistematicamente le zone periferiche.
Sono le 03.15, quando una pattuglia della Radiomobile incontra una Fiat Punto che, dalla Stazione Ferroviaria di Policoro, si immette sulla via Lido, direzione centro città.
Il tempo di invertire la marcia e scatta il controllo: alla guida vi è AFFUSO Francesco, un ventisettenne policorese, già noto alle Forze dell’Ordine.
Il giovane appare subito in uno stato di alterazione psico-fisica e, all’occhio esperto dei Carabinieri, non sfugge che il giovane sta guidando sotto l’effetto di stupefacenti, cosa che gli esami clinici attesteranno subito poco dopo.
Ciò che maggiormente insospettisce i militari è l’irrequietezza e l’insofferenza eccessive con cui il ragazzo continua ad approcciarsi, tanto da indurre i militari a perquisirlo.
Nel corso della perquisizione i carabinieri rinvengono nelle tasche dei pantaloni una bustina, chiusa con del nastro isolante nero, contenente della polvere bianca che risulterà cocaina.
Le operazioni si estendono all’autovettura, nel cruscotto un pacchetto di sigarette, semi arrotolato, custodisce un involucro, al cui interno vi è un bel “tocchetto” di hascisc, circa 5 grammi e, contemporaneamente, nella tasca porta oggetti alle spalle del sedile passeggero, viene rinvenuto un altro involucro in cellophane, contenente, questa volta, un pezzo di hascisc, circa 30 grammi.
Tutto viene sequestrato insieme ad una cospicua somma di denaro, ritenuta provento dello spaccio: infatti. il pezzo dello stupefacente più piccolo risulta palesemente essere stato staccato da quello più grande e i lembi combaciano perfettamente.
Anche l’autovettura viene posta sotto sequestro, non solo perché adibita al trasporto dello stupefacente, ma anche perché il giovane guidava sotto l’effetto della cocaina.
Subito dopo, viene perquisita l’abitazione e nella sua cameretta, sotto il materasso, i militari rinvengono un involucro di cellophane con all’interno una ventina di semi di canapa indiana.
Al termine, l’uomo viene arrestato e accompagnato presso il carcere di Matera.