Nella nottata, a Ferrandina Matera, i Carabinieri hanno scoperto, nell’abitazione di una donna del posto, un vero e proprio arsenale, costituito da numerosi fucili e un notevole quantitativo di munizioni, illegalmente detenuti. In particolare durante la conferenza stampa i Carabinieri hanno precisato che sono stati sequestati otto fucili, tra cui una carabina di precisione e un fucile Benelli calibro 12 a pompa, circa duemila cartucce e materiali di parti meccaniche e parti lignee come i calci per fucili, di fabbricazione artigianale. Armi e munizioni erano nascosti in una intercapedine, ricavata all’interno della parete della camera da letto di un’abitazione del centro storico. Le armi sono state sequestrate mentre la donna è stata arrestata. COMMENTO
La donna, una vedova di 70 anni, è stata denunciata per detenzione clandestina di armi e adesso è agli arresti domiciliari. I Carabinieri ora sono sulle tracce di suo figlio, di 42 anni, pregiudicato perchè colpito da altre sentenze di condanna e nulla facente.
Dopo diverse perquisizioni effettuati dai Carabinieri tra Metaponto e Bernalda, l’operazione è andata a segno in mattinata. A rendere note le operazioni il Colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale Carabinieri di Matera, il capitano Pietro Mennone comandante della Stazione di Pisticci, i marescialli Antonio Campigli e Vincenzo Zaltini della Compagnia di Ferrandina.
“Questo sequestro è molto importante –sottolinea il Colonnello- perché avviene dopo una serie di furti tra cui quello del 4 luglio a Bernalda, di sette fucili”. Nel corso di questi mesi sono stati perpetrati diversi furti, il 5 marzo scorso a Montescaglioso, il 29 aprile a Bernalda dove è stato sottratto un fucile da caccia, un altro a Metaponto nel quale è sparito un fucile calibro 12 e pistole, l’8 giugno ancora a Metaponto quando è stato rubato un fucile all’interno di un’azienda agricola e il 4 luglio a Bernalda, dove sono spariti sette fucili.
L’operazione che ha portato al sequestro delle armi è conseguente ad un controllo ripetuto dei Carabinieri nei pressi dell’abitazione della signora, in conseguenza di un continuo andirivieni di gente, tra cui il figlio della stessa. Al momento della perquisizione nella stanza da letto, i Carabinieri hanno notato che la signora è sbiancata in volto. Dietro un’armadio a sei ante è stata trovata una nicchia nel muro contenente fucili, con matricole abrase, munizioni per gli stessi e per pistole, e corpi lignei come i calci per fucili. Adesso occorrerà accertare quali potevano essere le loro future destinazioni e la provenienza delle armi rubate; sarà verificato se sono stati impiegati, se erano destinati ad essere modificati e attraverso il controllo balistico si faranno gli accertamenti scientifici per rilevare le impronte papillari e il Dna.
In tutta la fase della perquisizione, la signora è stata assistita da un altro figlio incensurato. La stessa ha negato ogni coinvolgimento ed è rimasta molto sorpresa del controllo. Le armi erano ben custodite e anche ben mantenute in quanto anche lucidate.
A Matera, nella mattinata, nell’ambito di una mirata e congiunta attività di indagine e ricerca, avviata a seguito di un furto, i carabinieri della locale Compagnia e il personale del Comando Provinciale del Corpo Forestale sempre di Matera hanno denunciato 3 persone, in quanto responsabili del furto di ben 24 serpenti esotici.
I tre, tutti originari del contiguo comune di Santeramo in Colle (BA), nella notte fra giovedì e venerdì scorso, dopo essere entrati in un locale adibito a rettilario, di proprietà di un 24 enne di Matera, erano riusciti ad impossessarsi di 24 rettili, di varie specie, anche protette, legalmente detenuti, sottraendoli dalle teche in cui erano riposti.
Quindi, si erano allontanati, riuscendo a far perdere le proprie tracce.
A seguito dell’accertato furto, sulla scorta di alcuni, primi e rilevanti elementi acquisiti sul posto, fra cui, in particolare, il riferimento ad un furgone, poi, di fatto, utilizzato per il furto, i carabinieri e gli agenti della forestale sono riusciti ad identificare e individuare, quali autori, i tre della provincia di Bari.
Questa mattina, alle prime ore, il personale operante si è recato presso le abitazioni dei tre, rinvenendo, in uno scantinato di pertinenza di una delle case perquisite, i serpenti rubati.
Da evidenziare, a conferma della “preziosità” e rarità dei rettili depredati, la presenza di 2 “boa constrictor” e 2 “pitoni albini”, specie queste tutelate dalla Convenzione di Washington e inseriti nell’allegato “B” del regolamento CEE, n.33/97, così come accertato dal personale tecnico della Corpo Forestale dello Stato.
Inoltre, presenti vari serpenti “costrittori” e “colubri”.
Di certo, i rettili erano destinati al lucroso mercato clandestino e illegale di animali esotici.
Dopo il recupero, i rettili sono stati restituiti e affidati al legittimo proprietario.
L’operazione è stata coordinata dalla locale Procura della Repubblica.