Ancora fenomeni di violenza tra persone legate da rapporti sentimentali o di parentela nel materano.
Lunedì 8 novembre i Carabinieri di Matera hanno denunciato un 30enne della provincia per porto di oggetti atti ad offendere.
Su richiesta di una donna, già in passato vittima di persecutorie attenzioni da parte del predetto, i militari dell’Arma si sono prontamente recati l’abitazione della stessa, sorprendendovi, appostato, il giovane, per altro già noto.
Nel corso della perquisizione veicolare, i carabinieri hanno rinvenuto un bastone lungo circa 90 cm del tipo mazza da baseball, il cui porto è vietato dalla legge.
I conseguenti e successivi accertamenti hanno consentito di far emergere una lunga serie di minacce, ingiurie, violazioni di domicilio e danneggiamenti patiti dalla vittima negli ultimi mesi, sempre ad opera del 30enne, che non aveva accettato la fine della relazione.
Un altro 30enne, ma residente a Montescaglioso, si è reso protagonista di una lite con un proprio cugino, determinata da futili motivi familiari, così come ricostruito dai Carabinieri della locale Stazione, che hanno provveduto al deferimento del giovane per minacce e lesioni personali, giudicate guaribili con una prognosi di 4 giorni.
Infine, nella serata, i Carabinieri della Stazione di Grottole sono intervenuti in un bar di quel centro per bloccare un 58enne che, in evidente stato di alterazione, a torso nudo e con eloquio delirante, andava passeggiando per le vie disturbando i passanti ed infastidendo gli avventori di vari esercizi pubblici.
Per i militari, dopo aver invano invitato il soggetto a calmarsi ed abbandonare il locale, non è stato facile fermarlo, considerato che l’uomo, alla vista dei Carabinieri, ha cominciato a dimenarsi con maggior vigore.
Riusciti nell’intento, i militari hanno poi seguito gli sviluppi della vicenda, garantendo assistenza al personale medico intervenuto per il successivo ricovero.
Policoro: rumeno arrestato per tentato omicidio.
Sono le 21.00 del 7 novembre scorso, quando, a Policoro, in via Nazionale, nei pressi di un bar, si verificava una violenta lite tra due cittadini di nazionalità romena, poi identificati in Iron Trofin, 37 enne e Filaret Macovei di 43 anni.
Nel corso della colluttazione, Ivon Trofin sferrava al contendente connazionale un fendente con un coltello a serramanico, attingendolo all’addome.
Il ferito, soccorso e trasportato presso il locale ospedale, veniva sottoposto ad urgente intervento chirurgico e, successivamente, ricoverato con una prognosi di 25 giorni.
La vittima, sentita in merito all’episodio, riferiva di essere intervenuto in una discussione che, a suo dire, stava interessando il suo aggressore e la sua compagna, asseritamente vittima di numerose aggressioni fisiche e verbali sempre da parte dell’accoltellatore.
Intanto, l’aggressore, fuggito subito dopo il fatto di sangue, aveva fatto perdere le proprie tracce, dileguandosi per le campagne circostanti, nonostante le immediate ricerche degli stessi carabinieri di Policoro e degli uomini del Commissariato della Polizia di Scanzano Jonico.
Ieri mattina, anche grazie alla fattiva collaborazione di un altro cittadino rumeno, l’autore del ferimento, già in procinto di lasciare l’Italia per non essere arrestato, abbandonato tale intendimento e compreso che ormai carabinieri e polizia erano sulle sue tracce, si presentava presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Policoro, dove, al termine degli ulteriori accertamenti, veniva sottoposto, da carabinieri e polizia, al fermo di indiziato di delitto, per tentato omicidio e accompagnato in carcere a Matera.