Nella serata di sabato 9 gennaio, in piazza Vittorio Veneto a Matera, alcune donne impellicciate sono state inseguite con dei cartelli di condanna dai nostri attivisti locali di 100% Animalisti
Motivo della protesta, il massacro di milioni e milioni di animali che ogni anno vengono allevati in condizioni incompatibili con la loro natura per poi essere uccisi e scuoiati tra le urla “silenziose” di sofferenza per poi finire sulla pelle di donne insensibili che ancora credono nella bellezza di un capo realizzato con il sangue di centinaia di animali innocenti e indifesi.
Una particolare attenzione inoltre va rivolta al problema degli inserti di vero pelo animale che le industrie della moda utilizzano per adornare cappotti, sciarpe, cappelli e altri numerosi accessori.
Questi capi si trovano in vendita nei negozi e nei mercati a prezzi particolarmente accessibili.
Si tratta di capi realizzati per la maggior parte in Cina, per poi essere importati in Italia.
Capi realizzati con pellicce di cani e gatti che vengono ammazzati barbaramente per poi finire sul “collo” del consumatore disattento e conformista, che volutamente o meno, incoraggia questo squallido commercio arricchendo le tasche di aguzzini senza scrupoli.
Anche chi indossa un giubbotto con un piccolo bordo di pelo di animale, si rende complice di violenze inaudite.
La fotogallery della protesta degli animalisti anti-pellicce a Matera nella serata di sabato 9 gennaio 2010
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