GLI ESAMI SONO PREVISTI NEL PROSSIMO MESE DI APRILE
Sono all’incirca 500 le domande di partecipazione all’esame di abilitazione all’esercizio delle professioni turistiche indetto dall’Amministrazione provinciale di Matera allo scopo di sostenere al meglio il comparto in modo da garantire più qualità nei servizi a favore di coloro che scelgono la Basilicata ed in particolare il territorio materano per una visita particolareggiata che offra un quadro completo della qualità dell’area sul piano culturale e dell’ospitalità.
In vetta alla classifica delle cinque specializzazioni previste dal bando ci sono le guide turistiche che raggiungono all’incirca le 200 unità. A seguire le guide escursionistiche, in tutto un centinaio. Poi, nell’ordine, ma con numeri inferiori, gli accompagnatori turistici, gli interpreti e gli animatori turistici. Le presenze più numerose sono quelle dei lucani, ma a sostenere le prove d’esame previste dal bando ci saranno anche candidati provenienti da Campania, Lazio, Sicilia, Toscana, Umbria, Trentino e Valle d’Aosta.
“In questi giorni, una volta scaduti i termini di presentazione delle domande, l’Ufficio Turismo della Provincia – sottolinea il vice presidente dell’ente, Giovanni Ianuzziello – è impegnato nella ricognizione del possesso dei requisiti essenziali per la partecipazione all’esame dei candidati. Una volta terminata questa fase procederemo alla nomina delle commissioni esaminatrici che dovranno impegnarsi, una volta terminati tutti i preliminari, a stabilire la data delle prove scritte, operazione che, se il programma di larga massima predisposto verrà rispettato, potrebbero svolgersi a metà del prossimo mese di aprile”
Per il presidente della Provincia, Carmine Nigro, “l’operazione messa in campo dal nostro ente è la prova dell’attenzione che viene posta al comparto turistico al quale abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando per un effettivo e duraturo rilancio che investa non solo le aree forti del territorio come Matera ed il Metapontino, ma anche quelle meno favorite per le quali con “Provincia in bus” abbiamo attivato, e continueremo a farlo, un capillare programma di evidenziazione di significativi tasselli del patrimonio culturale locale. Senza considerare, poi, la promozione del territorio che è stata proposta nelle più importanti fiere specializzate”.