Nei prossimi giorni Telecom presenterà al Comune di Matera alcune proposte progettuali per mettere in sicurezza il sistema di collegamento nel borgo Picciano. E’ il principale risultato di un incontro sollecitato dal sindaco di Matera, Salvatore Adduce, dal consigliere comunale, Angelo Lapolla, e convocato dal Prefetto, Giovanni Francesco Monteleone.
In più occasioni, infatti, i cittadini di borgo Picciano, per voce del presidente dell’associazione San Benedetto, Franco Lamacchia, avevano lamentato i disagi derivanti dalla frequente interruzione del servizio di telefonia.
Alla riunione, svoltasi ieri sera nel Palazzo del Governo, hanno partecipato i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine della città (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale) ed i rappresentanti di Telecom guidati dal dirigente responsabile della rete per la Basilicata, Giorgio Fronda.
Nel corso dell’incontro il prefetto Monteleone e il sindaco Adduce, in un clima di massima collaborazione, hanno chiesto a tutti i partecipanti al tavolo, ognuno per le sue competenze, di fare il possibile per ridurre al massimo i furti dei cavi di rame che sono all’origine della frequente assenza di comunicazione telefonica nelle abitazioni dei borghi Picciano A e B e in una parte dell’area industriale di La Martella.
Fra l’altro, dalla riunione è arrivata la conferma che il furto dei cavi di rame rappresenta un fenomeno ormai diffusissimo in tutta Italia e non solo e che interessa non solo le compagnie telefoniche, ma anche altre aziende nazionali e di diversi altri servizi.
Basti pensare che nel 2009 sono stati ben 598 i furti subiti da Telecom nell’area Sud del Paese così suddivisi: 350 in Puglia, 161 in Sicilia, 30 in Basilicata, 29 in Calabria e 28 in Campania. Nel 2010 i furti si sono quasi triplicati e sempre nell’area Sud sono stati 1.686 quelli subiti da Telecom. In Basilicata, solo nel 2010, si sono registrati ben 123 furti.
In questi anni notevole è stato l’impegno delle forze dell’ordine con risultati assai positivi in termini di arresti e di denunce. E tuttavia il fenomeno sembra non voler diminuire, tanto che ormai si parla del rame come dell’oro rosso.
Al termine dell’incontro si è quindi deciso di intervenire sia sul fronte della prevenzione e sia su quello della repressione di questo reato per evitare ulteriori disagi ai cittadini del borgo Picciano.
In particolare, sul fronte della prevenzione Telecom vaglierà alcune soluzioni tecnico-operative per la messa in sicurezza dei cavi e verificherà la possibilità di implementare i segnali del servizio di telefonia mobile. Sul fronte della repressione si intensificheranno ulteriormente le relazioni fra le centrali operative di Questura e Carabinieri e i sistemi di sicurezza di Telecom.
“Abbiamo apprezzato – afferma il sindaco – la disponibilità di Telecom a verificare le migliori soluzioni possibili per ridurre al massimo i disagi dei cittadini. Sono certo che la rinnovata collaborazione fra istituzioni, forze dell’ordine e compagnia telefonica servirà ad avviare un percorso capace di offrire ai cittadini di borgo Picciano gli stessi servizi che vengono offerti a tutti gli altri materani”.