Il capitano della stazione di Tricarico Giuseppe Prudente, il capitano della stazione di Irsina Angelo Campo e il capitano del reparto operativo della compagnia di Matera Michele Basilio hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri di Matera i particolari dell’operazione “Attrazione letale”. In carcere è finita una coppia di romeni con l’accusa di estorsione continuata nei confronti di un pensionato vittima da circa sette mesi di un raggiro a sfondo sessuale.
I fatti: una donna invita un anziano a consumare un rapporto sessuale, ma all’improvviso sul più bello arriva il marito della donna che scopre tutto e minaccia l’uomo chiedendogli denaro per non raccontare quanto accaduto. Sembra la trama di un film e invece sempre più spesso la cronaca rimanda a episodi reali in cui questa tecnica, un vero e proprio “standard”, diviene poi una vera e propria estorsione a sfondo sessuale, con la complicità della coppia e con una povera vittima che spesso non trova il coraggio di denunciare l’accaduto e rimane letteralmente stritolato fra ricatto morale e sensi di colpa.
Non è andato così questa volta e a fare i conti con la giustizia adesso tocca ad una coppia rumena denunciata dalla vittima e arrestata dai Carabinieri di Tricarico. A Irsina il personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Tricarico ha arrestato i coniugi Petru e Nita Covaci, rispettivamente di 36 e 31 anni.
I due sono accusati di aver estorto denaro ad un pensionato residente a Irsina di circa settant’anni. I due rumeni, residenti da tempo nel centro della collina materana al confine con la Puglia, erano soliti svolgere alcuni lavoretti nei campi a titolo pressoché saltuario e da qualche tempo risulta che abbiano contattato il pensionato originario del luogo. La conoscenza sarebbe in breve sfociata in una sorta di amicizia condita anche da frequentazione assidua fino a giungere, nel pomeriggio del 12 aprile, ad una richiesta di incontro a “tre”.
Dopo avere accolto nel proprio domicilio la coppia rumena, l’uomo si è visto minacciare con un ascia dai due che avrebbero cominciato a pretendere denaro nell’ordine di migliaia di euro. La pretesa era, a dire della coppia, “legittimata” da paventati rapporti sessuali consumati fra la donna e il pensionato. Il marito, “furioso” e offeso nell’onore, pattuiva e stabiliva che con 1200 euro la sua onorabilità e il bon nome del pensionato potevano stare al sicuro e comunque li considerava un legittimo “ristoro” degli atti sessuali della moglie col pensionato. Dopo aver resistito all’ ”assalto” l’uomo avrebbe preso tempo e dato appuntamento ai due nella giornata successiva (13 aprile) per poter accordarsi e per poter meditare sul da farsi.
Infatti, la richiesta estorsiva nei suoi confronti era stata così violenta da far cadere l’uomo in uno stato di prostrazione e disperazione profonda, diviso fra la vergogna di raccontare il tutto e la necessità di non vedersi sopraffare da tali richieste estorsive. Alla fine, per fortuna, si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Tricarico raccontando tutta la triste vicenda e rappresentando i propri fondati timori circa la sua incolumità personale: alle minacce con l’ascia, infatti, erano seguiti numerosi altri episodi di minaccia e violenza, tutti architettati al fine di estorcere denaro.
A quel punto si è messa in moto la macchina investigativa dell’Arma dei Carabinieri, che ha inviato alcune pattuglie ad Irsina per prendere con le mani nel sacco la coppia di estorsori: dopo avere ricostruito la veridicità del racconto, i i militari hanno consigliato all’uomo di fissare un appuntamento con gli estorsori nelle adiacenze della sua abitazione. La coppia, convinta di aver abbondantemente intimidito l’anziano, si presentava all’appuntamento con il pensionato, che era in attesa di consegnare una busta contenente banconote rese preventivamente riconoscibili dagli Uomini dell’Arma, nel frattempo appostati in maniera tale da intervenire immediatamente in caso di necessità e in modo da bloccare ogni eventuale tentativo di fuga. Infatti i Carabinieri, discretamente dispostisi in abiti borghesi al seguito dell’uomo e mescolati fra i passanti, hanno potuto non solo assistere all’estorsione “in diretta”, ma, giunti in massa sul posto, hanno bloccato la coppia e ritrovato, nel giubbino indossato dalla donna, la somma di 200 euro che costituiva l’acconto della somma pattuita dagli estorsori, pari a circa 1500 euro. Gli arrestati, posti a disposizione della Autorità Giudiziaria di Matera, sono stati condotti presso le case circondariali di Matera e Potenza in attesa dell’udienza di convalida. La somma, sottoposta a sequestro, è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario. Si indaga per ricostruire eventuali ulteriori episodi estorsivi addebitabili alla coppia “letale”.
Chi è stato vittima di questo tipo di truffa a sfondo sessuale e non ha avuto il coraggio di denunciare può sempre contare sul sostegno dei Carabinieri, pronti ad intervenire con discrezione e con il massimo riserbo per mantenere l’anonimato della persona che si affida alle forze dell’ordine.
La fotogallery della conferenza stampa di “Attrazione letale”
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Nella mattinata di giovedì 14 aprile, il prefetto di Matera S.E. Dott. Giovanni Francesco Monteleone, ha svolto una visita di saluto presso la Caserma Medaglia d’Oro al Valor Militare “Magg. Rocco Lazzazzera”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Matera. Il Prefetto ha preso atto dei servizi svolti dai vari reparti dell’Arma nella Provincia nonché conoscenza delle evoluzioni logistico – infrastrutturali della Caserma. Successivamente, il Prefetto si è intrattenuto con tutti gli Ufficiali dell’Arma che hanno incarichi di comando presso le sedi in Provincia, per un colloquio sugli aspetti generali della sicurezza nei rispettivi territori. Al termine della visita, prima di lasciare la sede del Comando Provinciale, il Prefetto ha espresso il plauso per l’efficace lavoro svolto in tutta la Provincia e, soprattutto, per la vicinanza dei Comandanti di Stazione alle popolazioni locali, anche quelle più periferiche. L’alta Autorità affermava che “sono confortanti i dati operativi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Matera perché confermano il valore di un’azione svolta sinergicamente con le altre Forze di polizia la cui attività riesce a mantenere una situazione di ordine e sicurezza pubblica che garantisce a Matera di rimanere una delle migliori Province in materia di sicurezza”. Inoltre, ha espresso la propria soddisfazione per l’efficace e intelligente controllo del territorio quotidianamente svolto dall’Arma dei Carabinieri. Un particolare apprezzamento è stato rivolto all’operato delle Stazioni dei Carabinieri che consentono alle singole realtà della Provincia di non essere aggredite dalle pur attive manifestazioni delinquenziali delle Province limitrofe. Una lode particolare è stata poi rivolta ai Carabinieri del Comando Provinciale per il notevole sforzo profuso verso le popolazioni colpite duramente dall’alluvione del prima marzo scorso, specie nei territori del metapontino.