CARABINIERI NEWS.
Nella mattinata odierna, a Matera, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, con una prontezza e un tempismo eccezionali, un uomo, che, poco prima, aveva rubato un’autovettura dall’interno di un’officina meccanica del posto.
Essenziale per l’arresto del ladro è stato il contributo, sempre prezioso, dei militari della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Matera, che, avvisati, al 112, dell’avvenuto furto, hanno, immediatamente avvisato i colleghi della locale Stazione, già impegnati in un servizio esterno di controllo del territorio, indirizzandone, con grande accuratezza, l’opera di ricerca.
I particolari: sono appena trascorse le 10.00, il titolare di un’officina meccanica di Matera chiama il 112, avvisando che, qualche istante prima, uno sconosciuto, dopo essere entrato nel suo esercizio, si era impossessato, con grande abilità, di un’autovettura Rover 200, lasciata lì dal proprietario per un’attività di manutenzione, fuggendo.
L’operatore della Centrale Operativa, raccolta la notizia, senza indugiare, dapprima accerta, attraverso il relativo sistema di ricerca “targhe” e di video sorveglianza urbana, la posizione dell’auto in tempo reale e, quindi, informa i colleghi di servizio esterno, consentendo loro di individuare, in pochissimo tempo, in appena 10 minuti, il ladro, già in fuga con il mezzo rubato.
Ne consegue un breve inseguimento per le vie del capoluogo, al termine del quale, i militari riescono a bloccare il fuggitivo, impedendo che lo stesso potesse allontanarsi definitivamente, facendo perdere le proprie tracce.
L’uomo, Cirigliano Michele, un pregiudicato di 37 anni di Policoro (MT), benché bloccato, per evitare il sicuro arresto, tenta un’estrema fuga, a piedi, inutilmente, in quanto nuovamente e definitivamente fermato dai carabinieri.
Accompagnato in caserma, è stato così arrestato per furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale e, quindi, accompagnato in carcere.
L’auto, recuperata, è stata restituita al meccanico e, dopo, al proprietario. Nelle prime ore di questa mattina, a Metaponto di Bernalda (MT), circa 30 uomini della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e della guardia di Finanza di Matera, nonché del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri hanno eseguito un vasto ed articolato servizio di controllo, volto al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina.
Gli agenti della Polizia di Stato, i carabinieri e gli agenti della Guardia Finanza, con la collaborazione di personale del comune di Bernalda, hanno effettuato un controllo specifico soprattutto all’interno di una struttura ricettiva, già utilizzata come vivaio dall’ALSIA e oggi ormai abbandonata, spesso, adoperata quale luogo di rifugio occasionale da parte di extracomunitari, presenti nella zona perché impiegati in lavori agricoli.
All’esito della verifica, il personale operante ha trovato 23 cittadini stranieri tutti extracomunitari, di varia nazionalità, soprattutto del Sudan, accampati all’interno del predetto centro in rifugi di fortuna e in condizioni igienico sanitario precarie.
Controllati, in merito alla loro regolare presenza sul territorio nazionale, sono risultati quasi tutti in regola, eccezion fatta per 2 di loro, che sono risultati sprovvisti di permesso di soggiorno e già colpiti da precedete provvedimento del Questore.
Per loro è così scattato un ulteriore provvedimento di espulsione a firma del Prefetto di Matera.
Gli altre 21 stranieri sono stati solo allontanati e invitati a rientrare presso i centri di provenienza.
Inoltre, 15 immigrati saranno anche denunciati per danneggiamento e invasione di edificio di proprietà pubblica.
Da evidenziare che l’intervento odierno è stato anche concertato e svolto per dare esecuzione ad un provvedimento di sgombero emesso dal commissario prefettizio del comune di Bernalda relativamente alla citata struttura.
Il controllo segue altre attività similari, svolte, sempre congiuntamente dalle FF.PP. specie in quell’area, proprio per arginare e contrastare il fenomeno dell’irregolarità e il conseguente possibile sfruttamento degli stranieri in attività di lavoro agricolo.
Grottole: personale NAS Potenza, nell’ambito di preordinati controlli, eseguiva un’ispezione igienico-sanitaria presso locale panificio, verificando che la citata struttura presentava carenze igienico-sanitarie e strutturali. Disposta, quindi, l’immediata sospensione dell’attività.
Pomarico: nella nottata, ignoti dopo aver forzato portone d’ingresso, si introducevano nei locali della ditta ‘’Buxom Poltrone S.R.L.”, sita in quella C.da Manferrata, e asportavano pellame, due macchine per cucire ed un furgone Fiat Iveco. Sull posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione e quelli della Compagnia di Matera per i rilievi del caso e le successive indagini.
Montescaglioso: nella nottata, in via Sant’Antonio, ignoti incendiavano un furgone Fiat Iveco carico di arance e olive di proprietà di un 30 enne contadino del posto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della locale Stazione per le successive indagini. Si esclude il movente estorsivo.
IRSINA: CORPO FORESTALE SCOPRE ABUSIVISMO SUL FIUME BRADANO
Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Irsina, hanno rilevato la realizzazione abusiva di un argine in terrapieno su un terreno seminativo lungo la sponda del fiume Bradano.
L’argine, innalzato su terreno demaniale sottoposto a Vincolo paesaggistico, occupava un’area di circa 300 metri quadrati posta nella fascia idrogeologicamente protetta dell’argine destro del fiume Bradano.
Lo sbancamento, inoltre, ha causato il depauperamento della vegetazione ripariale con danni alla dendroflora presente.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato ha sottoposto a sequestro l’opera realizzata in violazione delle normative ambientali vigenti ed in carenza di permessi autorizzativi ed ha deferito all’Autorità Giudiziaria 2 cittadini risultati avere in concessione i terreni seminativi occupati dall’opera abusiva.
Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, anche tramite l’opera dei numerosi dipendenti Comandi di Stazione, vigila sul territorio ed in particolare sui corsi d’acqua della provincia perseguendo i reati e le manomissioni in danno all’ambiente.