MATERA: CASAPOUND REPLICA AD ADDUCE, LA ‘GOCCIA’ NON RISOLVE I PROBLEMI DELLA CITTA’
Dubla: Il sindaco che vuole investire nella cultura è lo stesso che ha tagliato i fondi al Festival Duni?
Dopo le precisazioni del sindaco di Matera Salvatore Adduce che ha elogiato la scelta della regione Basilicata di acquistare l’opera di Azuma denominata la ‘Goccia’, non si fa attendere la replica di CasaPound Italia.
“E’ bello – spiega Stefano Dubla, responsabile di CasaPound Italia – che il sindaco parli di destinare i fondi alla cultura e alla creatività come un ‘investimento sul presente e sul futuro della nostra città, dei suoi
abitanti’ e sottoscriviamo in pieno le sue parole. Tuttavia la cosa ci manda in confusione visto che lo stesso Salvatore Adduce, pochi mesi fa, non si è minimamente preoccupato di altre opere come il Festival Duni
arrivando a tagliarne i fondi facendone saltare la programmazione. Che si tratti di un caso di omonimia?”
“Sarebbe da pazzi – continua CasaPound Italia – contestare gli investimenti sulla cultura o la meritoria opera che la Fondazione Zètema svolge in città da anni ma è altrettanto da pazzi ignorare la profonda crisi occupazionale e sociale che attraversa la nostra terra. E se la Regione si dimentica di chi ha più bisogno, facendo di fatto saltare gli assegni di solidarietà sociale, e poi investe 150 mila euro su quest’opera è giusto che qualcuno possa risentirsene”.
“Se davvero l’interesse del sindaco Adduce e del presidente De Filippo – conclude Dubla – fosse quello di investire sul presente e sul futuro della città quei soldi li avrebbero investiti nel recupero di alcune aree
abbandonate dei Sassi, aprendo ai visitatori gli ipogei di piazza Vittorio Veneto o il Castello. Tutti investimenti che oltre a sostenere la cultura avrebbero portato anche ricavi dal punto di vista occupazionale perché le
uniche gocce che tanti materani conoscono sono quelle delle lacrime di chi non arriva a fine mese”.
Intervento sindaco di Matera su percorso museale
Con la scultura “La Goccia” acquistata dalla Regione Basilicata e donata alla città dei Sassi si arricchisce il patrimonio culturale e artistico di Matera. L’opera, infatti, ben si inserisce nel tessuto urbanistico del centro storico diventando una tappa dell’articolato percorso espositivo presente in città. L’Amministrazione comunale, con il sostanzioso contributo della Fondazione Zètema e dei suoi prestigiosi partner, sta mettendo in campo diverse iniziative rivolte a promuovere e valorizzare il territorio anche attraverso la presenza di opere che parlano la lingua di oggi e che ci aiutano ad affacciarci sul mondo di domani attraverso uno sguardo nuovo e un nuovo approccio alla vita quotidiana. Siamo, infatti, consapevoli che destinare fondi alla cultura e alla creatività non significa sprecare risorse, ma, al contrario, significa effettuare un investimento sul presente e sul futuro della nostra città, dei suoi abitanti. Il Musma, la istituenda Casa di Ortega, il museo Ridola e il museo di Palazzo Lanfranchi a cui si aggiungono le prestigiose esposizioni allestite d’estate nelle chieste rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei greci, le diverse gallerie d’arte private rappresentano alcune delle principali tappe di un itinerario espositivo ricco e suggestivo a cui si aggiungerà a breve la scuola nazionale di restauro. Tappe che, aggiunte alle sculture posizionate in alcuni spazi aperti della città, danno l’esatta rappresentazione della direzione che l’Amministrazione comunale di Matera ha intrapreso. Le opere esposte in questi contenitori e che appartengono a diversi momenti della storia antica e moderna, hanno la capacità di saper raccontare il nostro presente e di aiutarci a immaginare il nostro futuro.
Credo, infatti che l’arte plastica e pittorica, insieme ad altre espressioni della creatività, debbano rappresentare un segmento importante di tutto il lavoro che stiamo mettendo in campo non solo per candidare nel migliore dei modi Matera a capitale europea della cultura 2019, ma anche e soprattutto per promuovere una crescita sostenibile della nostra città e una maggiore consapevolezza delle opportunità che si aprono sul nostro territorio. E in questo percorso non potranno non avere un ruolo gli artisti lucani e, in particolare, materani, che rappresentano in città uno straordinario potenziale e il termometro di una incredibile dinamicità creativa, inedita in una terra così difficile e complessa come la nostra. Sono certo che tutti gli artisti materani sapranno essere accanto alla Amministrazione comunale in questo percorso difficile, ma esaltante, nel tentativo di costruire una candidatura coerente con la nostra identità e con la nostra storia. Nel frattempo voglio ufficialmente ringraziare la Regione Basilicata e il suo presidente, De Filippo, per aver offerto alla città questa straordinaria opera d’arte e per la continua attenzione che viene rivolta a Matera, a partire dall’ambito culturale e turistico.
Salvatore Adduce Sindaco di Matera
MATERA: CASAPOUND ITALIA AD ADDUCE, IL COMUNE VENDA ALL’ASTA L’OPERA DI AZUMA
Dubla: i materani vogliono scelte serie non i colpi di teatro di De Filippo
“I materani non si fanno comprare da questi squallidi colpi di propaganda”. È questo il messaggio che la sezione materana di
CasaPound Italia, per voce del suo responsabile Stefano Dubla, fa recapitare al presidente della regione Vito De Filippo dopo l’acquisto per 150 mila euro della scultura dell’artista giapponese Kengiro Azuma da parte della giunta regionale destinata alla città di Matera. L’iniziativa della regione ha già fatto discutere nei giorni scorsi e ha portato a un’interrogazione da parte del consigliere regionale del PDL Mario Venezia che chiede di avere maggiori informazioni su chi ha effettuato la valutazione dell’opera, valutata 300 mila euro, quando le opere di Azuma non hanno mai ricevuto una valutazione superiore ai 30 mila euro.
“Sorvoliamo sulla pagliacciata che De Filippo sta cercando di propinarci sul prezzo – spiega Stefano Dubla -, speriamo solo che, se ci sono state manovre oscure, sia la magistratura a intervenire per fare chiarezza. Ciò su cui bisogna riflettere è il momento sociale in cui cade questa mossa della giunta regionale: da un lato si negano per il 2010 gli assegni di solidarietà alle famiglie indigenti, poi però si spendono 150 mila euro per questa opera. Se poi si pensa di giustificare la decisione come sostegno
alla candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 allora invitiamo De Filippo a recarsi a visitare gli abbandonati rioni
Sassi così potrebbe capire come quei 150 mila euro potevano essere investiti meglio per rilanciare la cultura, il turismo e l’occupazione nei Sassi”.
“La triste verità – conclude CasaPound Italia – è che con questo sgradito regalo De Filippo sta cercando di comprare la benevolenza dei materani dopo la sua ordinanza che destina alla città di Matera i rifiuti della città di Potenza che ha scatenato già ampie proteste nelle settimane passate. Chiediamo pertanto al sindaco Adduce, che dovrebbe essere molto più conscio delle esigenze della nostra città, di avviare un’asta per la vendita dell’opera di Azuma e investire il ricavato per un reale rilancio dei Sassi”.