INTERVENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE DEL PDL ADRIANO PEDICINI SULLA FRANA AVVENUTA IN VIA NINO ROTA
La frana della collina di Serra rifusa riapre ancora una volta un esacerbato contrasto tra cittadini, Amministrazione Comunale ed imprese. In realtà l’odierno problema, come al solito ha a che fare con una collina di carte, generata da progetti, da avvocati, da sentenze che, se da sole franassero produrrebbero certamente vittime di ogni tipo. Come al solito finchè tutto fila liscio e i lucrosi guadagni si perdono nelle ramificazioni solite ed alcun problema generano, ma quando come nel caso specifico germogliano incognite, allora non si sa cosa fare, di chi siano le responsabilità, come riparare a impellenti situazione di sicurezza pubblica, perché ve lo assicuro, chi abita lì vive una difficile situazione anche psicologica .Nel 2004 viene autorizzata la costruzione delle residenze alberghiere, di seguito nel 2005, la società SIGMA deposita il progetto per la realizzazione di un centro di quartiere nelle aree prospicienti la zona 8 del PRG, per intenderci zona dell’odierna frana. Le due società frattanto che costruiscono gli immobili, presentano ed ottengono la realizzazione della strada di PRG a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Nel 2007 il proprietario delle aree alberghiere presenta il progetto esecutivo della strada in questione, l’Ufficio tecnico comunale esprimendo parere favorevole subordina la decisione alla produzione dei seguenti elaborati prima dell’inizio dei lavori:
1 – Relazione geologica
2 – attestazione dell’avvenuto deposito di calcoli statici
3 – parere di acquedotto lucano per le reti idrauliche
4 – planimetria generale con le indicazione dei sottoservizi.
I lavori per la costruzione della strada intanto hanno inizio a maggio del 2008. A questo punto c’è da chiedersi se la documentazione richiesta sia stata prodotta e, sarebbe interessante conoscere la relazione geologica di cui al punto 1, cosa dice? Ammesso che sia stata prodotta? Ma come vedremo questa è la città dove si baipassa tutto e dove sono impossibili e improbabili solo le individuazioni delle responsabilità, mai alcun colpevole, di contro le parti lese son lì a districarsi in un ginepraio di ingrovigliati problemi.
La questione non termina qui, la collina di carte non ha fine perché, nel corso della realizzazione della strada, la società SIGMA, (proprietaria degli appartamenti a valle della frana), presenta ricorso all’Ufficio tecnico, quest’ultimo attraverso i suoi tecnici effettua un sopralluogo e accerta che i lavori fatti dalla società Edilizia Materana, (quella proprietaria degli alberghi), erano in netto contrasto con gli elaborati tecnici approvati, cioè con addirittura un aumento di 5 metri del rilevato stradale, in sostanza la quota della strada si rinnovava più alta di 5 metri. Tale situazione di per se sarebbe valida a muovere una marea di meccanismi amministrativi non da poco, ma ancor più grave sarà il fatto di scoprire che alcuna documentazione richiesta era stata presentata, men che meno la relazione geologica. L’Ufficio tecnico del comune di Matera provvederà alla sospensione dei lavori, ma a quella data possiamo dire con estrema certezza, senza dubbio d’esser smentito, che i lavori per lo più erano all’odierna situazione, muro di contenimento della collina compreso. Sappiamo bene che questo è il paese del diritto, quindi all’atto amministrativo seguiranno gli ovvi ricorsi, mentre anche la SIGMA propone i suoi ricorsi al TAR ottenendo a sua volta l’annullamento del permesso a costruire rilasciato dal comune di Matera alla società Edilizia Materana. Insomma vi risparmio il resto fatto di incontri, di lettere di legali e contenziosi tra due società e amministrazione comunale, fatto anche e soprattutto di mancati controlli e verifiche. Fatto sta che oggi è evidente che vi è una situazione difforme rispetto al progettato, si accerta l’assenza di un adeguato sistema di drenaggio delle acque piovane, l’esistente muratura non ha le caratteristiche statiche di contenimento e di originaria progettazione, indubbiamente risultando non idonea per l’odierno stato di fatto. Lasciando da parte questa sommaria ricostruzione, che a chi vive le preoccupazioni, poco interessa, si rimane perplessi per la leggerezza con la quale le circostanze si susseguono e si modificano nelle logiche che ben sappiamo e tante volte abbiamo denunciato. Il mancato rispetto delle regole, la carenza di opportuni controlli ricadono sulla componente debole del momento: l’ignaro cittadino che, nulla conosce e sa di queste colline fluttuanti di carte e cartaccia, sono solo loro le parti lese, quelli che con i sacrifici di una vita hanno messo da parte i loro risparmi per comprare una casa e sono oggi in mezzo ad un contenzioso che produce ulteriori carte, ulteriori pareri, mentre si chiedono ed attendono un’unica sola cosa: chi deve procedere! chi deve agire!
Adriano Pedicini Consigliere PDL
CEDIMENTO A SERRA RIFUSA, IL SINDACO EMETTE ORDINANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA.
A seguito di segnalazione pervenuta dal Comando di Polizia Locale, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si è recato immediatamente in via Nino Rota, insieme all’Assessore alla Sicurezza, Sergio Cappella, ed ai responsabili dell’Ufficio Tecnico, per constatare la situazione determinatasi a seguito del cedimento della strada adiacente alcuni fabbricati residenziali verificando tra l’altro la rottura dei cavi dell’impianto elettrico a servizio delle abitazioni. La situazione era già nota tanto da comportare l’emanazione nel mese di novembre 2010 di apposita ordinanza sindacale finalizzata alla immediata messa in sicurezza del sito.
Subito dopo il Sindaco ha riunito presso gli uffici comunali l’Assessore ai Lavori Pubblici, avv. Maria Pistone, all’Urbanistica, ing. Piero Mazzei, il Segretario Generale, dr. Antonio Fasanella, i Dirigenti d.ssa Delia Tommaselli e l’arch. Franco Gravina, i tecnici ingg. Michele Di Lecce, Nicola Oreste e Emanuele Lamacchia Acito, per assumere in tempo reale le decisioni più adeguate per garantire la sicurezza e la incolumità dei cittadini. A conclusione della riunione il Sindaco ha emanato una apposita ordinanza con la quale si ingiunge ai proprietari, all’impresa ed ai tecnici direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di provvedere prontamente alla messa in sicurezza dell’intera area oggetto del cantiere.
“Continueremo –ha dichiarato il Sindaco Salvatore Adduce- a monitorare costantemente la situazione e a verificare che quanto è stato ordinato venga effettivamente attuato”.
LA LETTERA DEI RESIDENTI INVIATA ALLA NOSTRA REDAZIONE IL 4 NOVEMBRE SCORSO E LA RELATIVA FOTOGALLERY CHE DOCUMENTA LA ZONA A RISCHIO DI VIA NINO ROTA.
Supercondominio
Centro di quartiere Aquarium
Via Nino Rota dal n.2 al n. 40
Lettera inviata al Sindaco di Matera e per conoscenza al prefetto di Matera, alla Regione Basilicata, alla Procura della Repubblica, alla Provincia di Matera, ai Vigili del Fuoco
Oggetto: Denuncia cautelativa per pericolo della pubblica incolumità
Con la presente il sottoscritto rag. Francesco Paolo Dell’Acqua, nella mia qualità di amministratore pro-tempore del Supercondominio “Centro di Quartiere Acquarium” – Via Nino Rota dal n.2 al n.40, identificato catastalmente al foglio 51 – particella 2760, su segnalazione dei condomini da me amministrati, denuncia un grave pericolo della pubblica incolumità.
Il pericolo riguarda una probabile frana che potrebbe interessare il suddetto condominio, come da documentazione fotografica allegata, soprattutto se si considera l’arrivo della stagione invernale e l’aumento della piovosità che la stessa comporta. Piogge che potrebbero creare il crollo vista la mancanza di un muro di contenimento (come si evince dalle foto allegate scattate dopo un temporale).
È evidente che un siffatto crollo potrebbe provocare ingenti danni, nonché lesioni, o peggio, a chi risiede nel suddetto condominio e/o a chi transita nelle vicinanze.
Infine si ricorda che il Giudice con sentenza n.27/2010 del TAR Basilicata si è già espresso per far si che il problema di pericolo sussistente venisse risolto.
Pertanto chiedo a Lei Sig. Sindaco e a tutti gli organi a cui viene inviata la nota per conoscenza, prima che succeda qualcosa di veramente grave, di provvedere alla risoluzione del problema.
In attesa di sollecita conferma, distintamente La saluto.
Matera, 14 ottobre 2010
L’amministratore Francesco Paolo Dell’Acqua
La nota del consigliere comunale Giovanni Angelino
La lottizzazione di Acquarium e Arco sono l’emblema della cattiva politica che regna da anni nella nostra città, e per dirla più esplicitamente il partito del mattone è sempre vincitore, a discapito dei comuni cittadini che con i sacrifici di una vita coronano il loro desiderio di acquistare una casa. Ancor prima del partito del mattone sono traditi dalla pubblica amministrazione che ha il compito di tutelarli. Chiedo : “ Ma i dirigenti comunali che hanno dato il via alla lottizzazione si sono attenuti a tutte la prescrizioni edilizie previste, e primo fra tutti le perizie geologiche ci sono? “
In questi giorni è sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo, sono bastate poche piogge per causare danni notevoli alle urbanizzazioni, causando rotture delle tubature di gas e di acqua, mettendo a rischio l’incolumità pubblica. Le domande che si pongono gli attuali residenti riguardano chi pagherà questi danni, se l’attuale amministrazione è pronta a venire incontro ai residenti per dare loro la serenità familiare e abitativa, o ci saranno le solite promesse da marinaio pronte ad essere dimenticate in un cassetto ? Quale consigliere comunale di opposizione, invito il dirigente ai lavori pubblici e l’assessore al ramo a dare celeri e concrete risposte, se ciò non avverrà mio malgrado chiederò le dimissioni dell’assessore e la perdita della delega al dirigente comunale, tutto ciò per dare ai cittadini dignità e fiducia nelle istituzioni.
Giovanni Angelino, consigliere comunale e vice presidente vicario del consiglio comunale di Matera