Celebrata in piazza Vittorio Veneto la prima “pillow fight”, la battaglia dei cuscini promossa dal “Flash Mob Society Basilicata”. A partire dalle 18,30 è scattato il primo round e dieci minuti dopo i teenegers si sono affrontati per la seconda volta a colpi di cuscini.
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Curiosità da Wikipedia
Con il termine flash mob (dall’inglese flash: breve esperienza o in un lampo, e mob: folla) si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell’azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che l’azione abbia luogo.
Indice
Nella maggior parte dei casi, il flash mob non ha alcuna motivazione se non quella di rompere la quotidianità. I partecipanti all’azione (flashmobbers o mobbers) si incontrano in un punto prestabilito per realizzare assieme un’azione corale che non ha alcun senso, se non contestualizzato in quei brevi istanti di evento. il flash mob si presenta sempre come un’azione apolitica, aconfessionale, priva di connotazioni religiose,o sociali e senza scopo di lucro; in essa viene unicamente incoraggiata la piena libertà di espressione. In alcuni casi la tecnica di organizzazione dei Flash Mob è stata ripresa anche per motivazioni pubblicitarie o politiche, ad esempio per organizzare una protesta lampo o promuovere un evento collettivo: ad esempio i concerti improvvisati del gruppo ecologista messicano Sagrimento, organizzati alla periferia di Città del Messico in luoghi normalmente esclusi da eventi artistici e musicali, ma non possono essere definiti Flash Mob se hanno finalità politiche; anche a Firenze si sono tenuti vari flash mob a sfondo politico come la lettura all’unisono del nono articolo della Costituzione contro la legge 133.
Pillow fight
I pillow fight (la battaglia dei cuscini) e i gavettoni non sono ritenuti flash mob. Mobilitazioni di massa che hanno precisi scopi sono chiamati smart mobs, ripresi nella teorizzazione del fenomeno ad opera del sociologo Howard Rheingold nel suo “Smart Mobs: The Next Social Revolution”.
Freeze
Nel freeze flash mob (dall’inglese freeze – immobile) i partecipanti ad una data ora si fermano restando immobili fino al segnale di fine evento.
Protesta contro l’ampliamento dell’aeroporto di Londra-Heathrow
Silent Rave
Nei Silent rave i partecipanti si radunano sul posto dotati di lettori musicali e cuffiette ballando nel più completo silenzio ognuno la propria musica.
Note storiche
In tempi brevissimi il fenomeno di massa del flash mob ha investito tutto il mondo: il primo risale al 2003 a New York per diffondersi anche in Europa e altri paesi.
Il flash mob con maggior numero di ‘mobbers’, quindi con più partecipanti, è quello tenutosi a Londra il 4 aprile 2007: circa 4000 persone si sono riunite alla stazione di Victoria con cuffiette nelle orecchie e hanno cominciato a scatenarsi per due ore.
Nella stessa città Il 6 febbraio 2009 un flash mob simile (che su Facebook contava oltre 13.000 adesioni) si è tenuto presso la stazione di Liverpool Street in cui la Polizia ha dovuto porre fine all’evento, conclusosi con qualche arresto, per sovraffollamento e per permettere il regolare flusso di viaggiatori.
L’8 settembre 2009 a Chicago, in occasione del concerto Oprah’s 24 Kickoff Party, condotto da Oprah Winfrey, durante l’esibizione dei Black Eyed Peas con I Gotta Feeling, il pubblico ha iniziato gradualmente a ballare a ritmo di musica, seguendo passi ben precisi e programmati allo scopo di creare uno spettacolo di grande effetto. L’8 dicembre 2009 a Napoli è stato fatto il primo flash mob sociale (da cui il neologismo Social Mob) contro la camorra. Circa trecento persone in Piazza del Gesù sono cadute a terra come colpite da un colpo di pistola. Il 4 ottobre 2009 a Napoli un gruppo di giovani si è radunato in Piazza del Plebiscito in onore del celebre cantante scomparso Michael Jackson, organizzati con telecamere ed impianto audio, si è scatenato nella coreografia della canzone Beat It, la performance è stata ripetuta durante la stessa mattina in altri 4 punti del centro città, facendo ad ogni spostamento più proseliti.
Il 29 maggio 2010 si è avuto il più grande flash mob, durante l’Eurofestival a Oslo, che ha coinvolto 18.000 persone alla Telenor Arena di Oslo, oltre ad altre migliaia di persone in varie città dell’Europa.
Il flash mob nella cultura popolare [modifica]
Il flash mob è stato reso ulteriormente famoso in Italia con il film Notte prima degli esami – Oggi, dove gli attori Carolina Crescentini e Nicolas Vaporidis partecipano ad un evento sul famoso ponte di Castel Sant’Angelo a Roma, spogliandosi completamente.