Chiude l’info-point di via Ridola, ritorna la navetta e il terminal bus in piazza Matteotti

Il 31 dicembre 2009 è terminata l’attività dell’info-point di via Ridola, allestito nel box che il Comune intendeva affidare a titolo oneroso al rivenditore di giornali già presente nella stessa strada, ma dalla parte opposta.

Discussioni sono state avviate sull’opportunità di aprire un infopoint riciclando un box rifiutato da un commerciante perchè non informato di una vendita imposta da un ente pubblico sia per il punto in cui è stato installato, sia perchè la sua apertura ha certamente penalizzato le agenzie di viaggio presenti nelle immediate vicinanze. E in attesa di verificare se la Camera di Commercio vorrà ripetere l’esperimento dell’info-point (dopo aver naturalmente pesato bene costi e benefici tenuto conto che un servizio pubblico non deve minacciare la vita delle attività commerciali presenti in quella strada che offrono lo stesso prodotto, ovvero l’informazione turistica) Pio Abiusi, nostro affezionato lettore e collaboratore, ci informa che con una mossa di chiaro stampo pre-elettorale la Regione Basilicata ha finanziato nuovamente l’attivazione della navetta lucana e del terminal bus, che potrà essere utilizzato anche come info-point presso la stazione delle Fal. Lo riportiamo integralmente.

Michele Capolupo.

L’INTERVENTO DI PIO ABIUSI

Grazie alla finanziaria regionale, di chiaro stampo pre-elettorale, nell’ambito degli emendamenti vari approvati c’è anche quello relativo al finanziamento di 100 mila euro per il servizio navetta finanziato dalla Regione Basilicata e che collegherà Matera a Bari-Palese.
Il servizio andrà ad integrare quello messo a disposizione della città dei Sassi dalla Regione Puglia già dal giugno del 2009 con due corse giornaliere A.R. sette giorni su sette e che rientra nei servizi minimi pugliesi.
I pugliesi, infatti, ci garantisco  due corse giornaliere (A.R.) per tutti i giorni dell’anno, speriamo che sia la stessa cosa per la Regione Basilicata.
Non è dato sapere se i 100 mila Euro  più le eventuali sistemazioni contabili rivenienti da  economie di bilancio della Provincia di Matera siano sufficienti per dare un servizio, almeno, identico a quello che la Regione Puglia ci offre, bisognerà fare un po’ di conticini.
Per fortuna però è stato, con pari importo, ripristinato il Terminal Bus.
La struttura potrà servire come sala d’attesa ed eventuale punto di informazione, poi , per il resto non ha alcun valore.
Credo che Matera abbia bisogno di un solo punto di informazione e forse più bagni pubblici.
Le risorse non sono certo tante, malgrado royalties  su petrolio ed acqua, è chiaro che il cosiddetto Terminal bus sistemato nella ex stazione ferroviaria è incompatibile con il box acquistato dal Comune per essere ceduto a titolo oneroso al titolare della rivendita di giornali di Via Ridola e rifiutato da questi.
Il box è stato riciclato e ridenominato “Infopoint”.
Chiamiamoli come vogliano: Terminal Bus o Infopoint in italiano si chiamano Punti di informazione.
Il box, invenduto, sistemato in prossimità del Palazzo della Provincia è servito per le festività natalizie come punto di informazione finanziato dalla Camera di Commercio ed arredato, in ritardo, con sedie e tavoli da parte del Comune (nella foto).

Finita questa esperienza, nell’ ambito delle giuste economie di bilancio, i vari organismi interessati a sostenere il turismo: Regione, Apt, Camera di Commercio e finanche il Comune facciano convogliare le loro risorse su un unico punto così da offrire un servizio di informazione continuativo dotato anche di bagni utilizzabili senza formalità alcuna e non già come quelli sistemati nella stazione centrale delle FAL.
Credo che chiarezza vada fatta anche sul fitto dei locali messi a disposizione dalle FAL e che potrebbero essere acquisiti gratuitamente unitamente all’area, per successive utilizzazioni congrue che prescindono dal noto concorso di idee cui hanno partecipato studi di levatura internazionale impegnando  professionalità di terza fila e che è costato alla città 120 mila Euro di fondi FAS     

Il Ciacp già il 2 gennaio 2003 pose  la questione al Difensore Civico della Regione Basilicata, convinto che tutta l’area fosse area demaniale e che spettasse alla Regione e al Comune gestirla ed a supporto lo stesso Ciacp ha ricordato come il Comune a suo tempo, in quell’area, per anni, aveva ubicato il proprio mercato della verdura. E si domanda:perché potette farlo?
Il Difensore Civico dette ragione al CIACP, dichiarando, per iscritto, che “le aree di cui trattasi sono beni del demanio dello Stato – Ramo Ferrovie”, in procinto di passare alla Regione. Concluse che, oltre i principi, però, non poteva andare. 
In quella occasione, era il novembre del 2007, il Ciacp  pose una serie di domanda che sono rimaste, come al solito, senza risposta.
Tra queste il Ciacp si chiedeva se la Regione, a distanza di tanti anni, avesse provveduto a riappropriarsi dell’area.
Se ne è diventata proprietaria, perché le FAL, continuano ad utilizzare in proprio quell’area, indebitamente percependo profitti?
 A chi compete la cura , nei fatti, dell’illuminazione dell’area? Della pulizia? Della sicurezza?
Il parcheggio a pagamento FAL, a differenza che nelle aree a gestione comunale, è imposto anche di notte. Perché?
Sono problematiche che debbono trovare una risposta definitiva a distanza di anni e che debbono interessare il dibattito elettorale che si andrà a sviluppare nei prossimi giorni.
Sono problematiche che debbono tenere conto della maggior efficienza dei servizi ma anche della economicità degli stessi.