Il gruppo B.R.I.O. (Brillanti Realtà in Osservazione) di Matera intende focalizzare l’attenzione sulla precarietà dei collegamenti ferroviari con l’area di Bari, catalizzatrice di importanti interessi socio-economici. Un’anomalia sempre più intollerabile per Matera, che continua a far risaltare la persistenza di un isolamento secolare , arduo da superare per lo scarso impegno degli amministratori locali e nazionali, salvo rare eccezioni.
Le Ferrovie Appulo-Lucane (FAL) S.r.l. attualmente gestiscono l’unico collegamento disponibile tra Matera e Bari, la cui inefficienza ed estrema disagevolezza risalta puntualmente all’attenzione dei numerosi viaggiatori che, per svariati motivi, ogni giorno percorrono la tratta.
Le contraddizioni di questa rete di trasporti privata riguardano innanzitutto la notevole obsolescenza dei treni, risalenti in buona parte all’inizio degli anni ’80, se non addirittura alla fine degli anni ’70. Nel 2009 le carrozze sono state infatti solo parzialmente fatte oggetto di restyling esterno e degli arredi interni, tuttora presentandosi in gran parte con vecchi sedili in pelle che diffondono nell’ambiente un “odore” molto caratteristico di mucca podolica, con vani bagagli molto ristretti e sprovvisti di servizi igienici degni di tale nome.
Proviamo ad immaginare con quale bel biglietto da visita Matera accoglierebbe una comitiva di turisti che, sfortunatamente, dovessero decidere di raggiungerla in treno da Bari, partendo dal capoluogo pugliese alle 12.41 o alle 13.42: se ogni componente della comitiva portasse con se almeno un bagaglio di medie dimensioni, in quali condizioni di comfort e sicurezza si troverebbe a viaggiare, considerando la quantità spropositata di passeggeri che in quegli orari affollano i convogli?
E’ poi doveroso esprimere una riflessione sui tempi impiegati da questi trenini per percorrere una tratta di circa 70 km: un’ora e trenta minuti, ovvero ad una velocità media inferiore ai 50 km orari, velocità che difficilmente potrà essere superata fino a quando il tracciato resterà a scartamento ridotto.
Ora ritorniamo alla comitiva di sventurati turisti che abbiamo accompagnato nel viaggio-odissea da Bari a Matera e supponiamo che, con la consueta fortuna che accompagna le loro scelte, decidano di partire dalla città dei Sassi alla volta di Bari con il cosiddetto “treno rapido” delle 8,39: l’unico vagone in partenza da Matera sarà già stracolmo a Villalongo, terza e ultima stazione della città.
Ad Altamura la situazione diventerà davvero insostenibile, con i passeggeri che, per assicurarsi un posticino, saranno quasi costretti ad arrampicarsi su finestrini e vani portabagagli.
Se il primo viaggio era stato un’odissea, quest’ultimo sarà un vero calvario e possiamo essere sicuri che gli sfortunati turisti di turno non torneranno mai più a Matera e sconsiglieranno ai loro amici e conoscenti di andarci, con buona pace dell’economia cittadina e delle visionarie previsioni degli amministratori locali, convinti che basti candidare la città a capitale europea della cultura per creare dal nulla le infrastrutture e gli investimenti mancanti e quindi innescare, a colpi di bacchetta magica, l’espansione del comparto turistico.
Gli interventi di adeguamento della suddetta ferrovia agli standard minimi di sicurezza e comfort sono improcrastinabili e non possono prescindere dall’aumento e miglioramento delle carrozze e del materiale rotabile.
Paradossalmente le poche carrozze già rinnovate e fornite di aria condizionata sono ferme sui binari di Bari scalo o addirittura in deposito (come mostra la foto in basso). Da un punto di vista comparativo è bene sapere che il prezzo del biglietto riguardante la tratta Matera – Bari è pari a euro 4, ovvero lo stesso identico prezzo pagato per percorrere la tratta Viterbo – Roma, ad esempio, che però mette a disposizione dei passeggeri aria condizionata, convogli in numero congruo, nuovissimi e dotati di ogni comfort, collegati tra loro e non isolati come quelli della linea Bari-Matera.
A proposito di quest’ultima caratteristica, immaginate cosa succederebbe se un malintenzionato decidesse di rapinare, picchiare o violentare un altro passeggero che, a causa dell’isolamento delle suddette carrozze, si troverebbe impossibilitato a raggiungere la cabina del macchinista per chiedere aiuto.
Un’altra grave anomalia riguarda l’interruzione del servizio ferroviario nei giorni festivi e l’inadeguatezza del servizio automobilistico sostitutivo: in questi giorni, per tutta la mattinata è impossibile spostarsi tra Bari e Matera con i mezzi pubblici, dato che il primo autobus parte dalla città dei Sassi alle 13,07.
E cosa dire della mancata sincronizzazione tra l’orario di arrivo di Eurostar e Intercity a lunga percorrenza nella stazione di Bari e l’orario di partenza dei trenini FAL?
In fondo ci vorrebbe davvero poco per evitare al viaggiatore lunghe pause in attesa delle coincidenze, ma purtroppo anche in questi piccoli dettagli le FAL, forti di un monopolio che credono eterno, hanno sempre dimostrato di non prestare la benché minima attenzione alle legittime richieste dei passeggeri .
Concludendo, viene da chiedersi come sia possibile parlare di incentivazione del turismo in tutto il comprensorio interessato dalla linea ferroviaria, assecondandone la naturale vocazione, se mancano i servizi minimi di collegamento con la rete nazionale.
Anziché sperperare soldi nell’allestimento di pannelli pubblicitari (come è stato fatto nella stazione Fal di Bari centrale in occasione del recente periodo natalizio), non sarebbe meglio prodigarsi per rinnovare al più presto la rete ferroviaria e tutto il sistema operativo da esse gestito, viste anche le spaventose condizioni in cui versano le stazioni situate sulla tratta Matera-Bari?
La Basilicata e il comprensorio murgiano rischiano di restare una delle zone più arretrate d’Italia, malgrado le notevoli risorse a disposizione, fintantoché non sarà profuso un impegno davvero rilevante teso al miglioramento delle infrastrutture e finché, al posto di una gestione quasi maniacale del proprio tornaconto, verrà considerato il vero valore del BENE COMUNE, finalizzato alla considerazione e alla tutela dei diritti di ogni individuo. Qui viene chiamata in causa la classe politica sia locale che nazionale che, in più di un secolo di proclami e chiacchiere, non ha mai risolto definitivamente il problema dell’isolamento della Basilicata, del comprensorio murgiano e in particolare di Matera, ancora tristemente unico capoluogo di provincia italiano sprovvisto di un collegamento ferroviario degno di tale nome .
Ass. B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione
Gruppo di Matera
Io ho fatto il pendolare by FAL pr alcuni anni , cosa dirvi : ho ricordi leggendari in merito ai trenini , non posso dimenticare le meravigliose soste delle 12.30 a metà luglio presso la stazione di mellitto ( c’era poco di bucolico… ) ricordo la fragranza dei sedili di pelle bollenti , le cavallette dietro le tendine bisunte.. i controllori che si innervosivano se qualcuno aveva bagagli ingombranti
( ebbè , un viaggiatore solitamente non usa valige…. ) e così, noi poveri utenti, ci siamo sentiti un pò tutti immigrati durante il viaggio della speranza . Kurdistan ? Pakistan ? No no, italia..sud , basilicata, benvenuti.
Mamma mia, quante volte venivo da bari con amici..
li preparavo, non sarebbe stato un viaggio facile, comodo, veloce, pulito.. etc etc..
quante figure di M…A! la loro risp era:
“Ma non vi vergognate!neanche nei film sulla 2a guerra mondiale le persone venivano trattate così.. VERGOGNA!”.
Io, mi sono vergognato..
voi come vi sareste sentiti!!
UN SERVIZIO INDECENTE ED INDEGNO DI UNA CITTA’ CIVILE, TANTO MENO DI UNA CITTA’ PATRIMONIO UNESCO CHE VUOL OFFRIRE UNA BUONA IMMAGINE DI SE’ AI TURISTI! PROVATE A CHIEDERE COSA DICONO DOPO AVER FATTO L’AZZARDO DI PRENDERE QUEL CARRO SU RUOTE ANTEGUERRA…NON DOBBIAMO MAI STANCARCI DI PROTESTARE CONTRO QUESTE E SIMILI ANOMALIE CHE CI TENGONO IN SCACCO DA ANNI ORMAI. NON SIAMO CITTADINI DI SERIE B E NON DOBBIAMLO ACCONTENTARCI DI UN SERVIZIO SCADENTE, AL DI SOTTO DEGLI STANDARD PIU’ ELEMENTARI DI SICUREZZA E TRASPORTO. QUELLO PSEUDO TRENO E’ UNA SOPRAVVIVENZA DEL PASSATO DA ADEGUARE AL PRESENTE, ALTRIMENTI E’ MEGLIO CHE LE FAL CHIUDANO I BATTENTI E CEDANO LA CONCESSIONE GOVERNATIVA SUL TRASPORTO! ASS. B.R.I.O. GRUPPO DI MATERA
Carissimi della BRIO, purtroppo il problema è proprio il Vs intervento: Voi avete rilevato per la millesima volta lo schifo, lo scandalo… e i politici? Il silenzio di chi comanda rende l’idea: non glie ne importa un fico secco del disservizio! Finché sarete solo voi e altri semplici cittadini a lamentarsi, non succederà mai niente! I politici, nonostante tutte queste sollecitazioni, fanno orecchio da mercante!
I politici devono essere ricondotti alla ragione dalla FORZA del numero…stiamo cercando di creare una rete il più possibile ampia di consensi verso il grave problema che troppi disconoscono o fingono di non conoscere. Le raccolte firme ne sono state fatte, ma ci si aspettava molte più adesioni! Bisogna continuare a sensibilizzare la popolazione, altrimenti non usciremo MAI dall’isolamento e dalla sudditanza socio-economica nei confronti del resto d’Italia