Sono passati ormai alcune settimane da quando l’ultimo verdetto elettorale riguardante Matera è stato pronunciato. Ha vinto per un soffio Salvatore su Angelo. Una vittoria davvero strana con giallo finale annesso. Datacontact, che nel primo turno elettorale, di gran lunga più complesso ed articolato nella conta dei voti, aveva sfornato dati in tempo reale con precisione millimetrica, nel secondo ha fragorosamente sbagliato di ben 600 voti e passa, assegnando erroneamente la vittoria ad Angelo di ben 450 voti. Una conta che anche un bambino in età pre-scolare non avrebbe sbagliato! Strano questo errore visto il presidio militare dei supporters di Tosto su tutti i seggi. Credo che qualcosa sia accaduto dal momento in cui i Tosto boys raccoglievano le uova appena scodellate dai seggi, all’atto in cui i risultati venivano riportati alla Prefettura. Sarebbe il caso di capire dov’è stato fatto l’errore dai contatori di Datacontact. Poi è sembrata troppo omeopatica la reazione di Angelo che, al contrario, lo sappiamo, anche se ormai alle soglie della terza età e felice nonnetto sprint, preda di scariche esplosive di ormoni giovanili. Dio non voglia che mi sia caduto in depressione! In queste occasioni il minimo che si dovrebbe fare , a meno che Datacontact non ci spieghi dove e come l’errore è stato fatto, è che il voto sia ri-conteggiato. Comunque il suo è un risultato veramente straordinario. L’aver sfiorato la vittoria senza avere dietro partiti od apparati è impresa da consegnare alla storia! Se si abbandonassero personalismi e indisposizioni umorali, a parere dello scrivente, lo sbocco del manipolo di consiglieri comunali delle liste civiche non può essere che il PdL e…sarebbe il caso che si ricostruissero i ponti fragorosamente distrutti dietro le loro spalle.
Comunque dato per assodato il risultato, occorre avviare però una riflessione politica sul futuro amministrativo della città. Se il buongiorno si vede dal mattino non è proprio un bel giorno! Pare che il commissario come ultimo atto della sua gestione abbia approvato il progetto di cambiare la destinazione d’uso dell’area ex-Barilla. I veri governanti (occulti) della città: quella pletora di imprese e false cooperative edilizie che hanno perpetrato il sacco cementizio della città negli ultimi 20 anni, non hanno certo perso tempo. E inutile poi che ci nascondiamo dietro il dito: il nostro nuovo sindaco è espressione di quel mondo e lo sappiamo sensibile a quegli interessi. Al contrario Angelo è stato qui a Matera il leader indiscusso di quella classe imprenditrice che ha fatto dell’immateriale il suo “core business” .Ma chi scrive confida anche nella intelligenza e nelle capacità amministrative del nuovo sindaco e si attende di essere da lui clamorosamente sconfessato. Spero che si concentri soprattutto nello sviluppare maggiormente le risorse immateriali della città. Ci attendiamo che sia valorizzata la sua caratura storico-architettonica, che il turismo diventi economia moltiplicativa, che si favorisca lo sviluppo di quel distretto dell’Hi-Tech che ormai conta delle promettenti realtà nel nostro territorio. Ci aspettiamo poi da lui e dalla sua compagine una progettazione urbanistica che abbia maggiormente a cura la qualità sociale e spirituale dei servizi da offrire alla comunità. Sappiamo che ha fatto molto bene ad AGROBIOS (chi scrive ha le sue buone informazioni di prima mano!) e speriamo che il contatto con quel mondo che si regge sul patrimonio immateriale della conoscenza, possa averlo reso maggiormente sensibile a queste leve dello sviluppo.
A livello regionale invece stiamo assistendo ai pasticci di De Filippo. Tutti i trofei sottratti al polo antagonista sono ora li esposti e ben allineati nella sua giunta. Sta pagando le sue belle cambiali (altro che apertura alla società civile !) con le quali ha finanziato la campagna acquisti pre-elettorale. Una campagna vinta non sulla base di un programma ma grazie al solito cocktail di promesse, minacce, ricatti e scambio di doni avvelenati che sono l’impronta antropologica che rende noi lucani figli di un Dio minore. Peccato che l’unico a ribellarsi con la necessaria energia sia un irascibile sacerdote bergamasco dell’estrema periferia Sud di Matera. Il problema purtroppo non è degli anonimi nani (p.es. oscuri ragionieri trasformati in lupi mannari per l’occasione elettorale) che promettono ai giganti (p.es. giovani e stimati ingegneri!) di far loro toccare il cielo; ma di questi ultimi. Invece di gratificare il fondo schiena degli infidi lillipuziani – mai come in questo caso vale il teorema De Andrè sui brevilinei- con robusti calci, assecondano umiliati e dimessi le sue paranoie post-elettorali lamentando che mancano all’appello i voti promessi. Ingenui! non capite che quello è il pretesto dei nani per non pagarvi le cambiali che vi hanno firmato durante la campagna elettorale? Questo per dire che il voto di scambio si debella come il bullismo! Il bullismo non si elimina solo punendo il bullo; ma lavorando sulla vittima perché si attrezzi a reagire anche muscolarmente al bullo/nano di turno. A buon intenditore poche parole!
Francesco Vespe
Se è vero quello che si dice, circa lo sbilanciamento rappresentativo all’interno del PDL di Matera in favore della ex Alleanza Nazionale, tutto sommato siamo in grado anche di capire, finalmente, su quale libro contabile annotare le umilianti sconfitte che il partito ha incassato negli ultimi anni.
Il Popolo della Libertà di Matera, complice una dirigenza letargica e superficiale, è stato di fatto ingerito dagli ex “Aennini”, diventando nella nostra realtà un rifugio sicuro per quanti hanno sempre mal digerito il matrimonio “disonorevole” con Silvio Berlusconi, salvo però approfittare della Sua immensa capacità di compulsare l’elettorato, attraverso le indubbie doti di comunicatore e Statista autentico, verso una coalizione che, prima di Lui, mai nessuno era riuscito a proporre come classe di Governo per il Paese, e addirittura come guida elevata a dirimere e mediare le difficili steppe di una nuova Europa.
Spiace dover registrare atteggiamenti di vanto politico di mediocre periferia comiziale, rispetto alla acquisizione di seggi, scranni o temperature preferenziali di ristretto simposio, in luogo di aspirazioni autentiche,collettive,civili in vista di mete più alte, di alternative di Governo “reale” anche per la nostra piccola ma pur sempre dignitosa ed umile località.
Ci tocca purtroppo assistere a “stappi” di prosecchi d’annata, solo per ostentare la “relativa” forza politica all’interno di un comune contenitore, nonostante sconfitte apocalittiche con percentuali da Biafra, diaspore interne,epurazioni menscevìche, azzeramenti dei perimetri della coalizione(non abbiamo alleati) e, in ultimo, l’inspiegabile “regalo” della Città di Matera al centrosinistra, causata da un Sindaco che improvvisamente ha smarrito la vocazione politica e si è dimesso, consegnando la Città ad una campagna elettorale aspra e spigolosa: sembrava il 1945.
Rispetto a ciò, gli organi apicali del PDL non hanno battuto ciglio, non sono stati in grado di gestire un grande partito in un territorio così piccolo e controllabile, abbandonandolo a qualche Capitano di Ventura o ai “Savonarola” di turno.
Ora che i Finiani sono usciti allo scoperto, ora che siamo al 12 per cento, ora che gli “Aennini” hanno fatto incetta di Scranni nelle varie realtà istituzionali della Regione o di un qualche Consiglio Comunale, ora che tutto sembra essere arrivato alla fine, è tempo di cambiare rotta e modalità gestionali.
Gli elettori di Matera che non si riconoscono nel centrosinistra sono molti di più del 12 per cento, lo abbiamo registrato al turno di ballottaggio; bisogna che li si vada a cercare Noi, non che vengano Loro!
Gli elettori di Matera del centrodestra sono migliori della classe dirigenziale che li rappresenta(?).
C’è infine un blocco Civico che è stato in grado di sopperire alle falle aperte da “questo” PDL. Una realtà capace di non far sentire la nostra mancanza nella città di Matera, all’altezza della politica, all’altezza di un avversario forte, che dopo la risicata vittoria trova nel blocco civico l’unica vera ed organizzata opposizione in Consiglio.
Apriamo porte e finestre, iniziamo con Loro un percorso di comuni intendimenti; togliamo i tornelli e le recinzioni dal portone della nostra Segreteria, e facciamo in modo che anche nella nostra Città e nella nostra Provincia vi possa essere un Popolo della Libertà diverso, e che rassomigli a quello immaginato dal “predellino”, piuttosto che ad un partito Caserma.
Giuseppe Olivieri, ex coordinatore cittadino del PDL Matera