COME LE SCORSE CIVICHE HANNO ROVINATO I SOGNATORI
Ero appena un ragazzino quando, grazie ad un’uscita scolastica, mi addentrai per la prima volta nel cuore della mia città.
Conobbi i Sassi.
Conobbi della mia terra la sua anima che, meravigliosamente, si legò con la mia.
In quel istante nacque in me il sogno di lavorare per la città.
Giorno dopo giorno idee e pensieri si susseguivano nella mia mente.
Passarono gli anni e, conclusasi finalmente la traumatica amministrazione Porcari, arrivò il tempo di nuove elezioni.
Come fosse un miraggio sembravo non essere l’unico a sognare in questa città.
La grande novità delle elezioni comunali 2007 sono le liste civiche, per le quali centinaia di sognatori si candidano come consiglieri.
Le liste civiche riuscirono a cavalcare perfettamente la voglia di rinnovamento del popolo materano.
Da una di queste fui particolarmente attratto.
Le facevano da simbolo due binari ferroviari su una base circolare.
Dopo un rapido contatto accettai l’invito a partecipare ad uno dei loro incontri.
L’ingresso fu quasi trionfale.
Presentato alla platea come un “giovane interessante”, fui fatto sedere tra i relatori.
Il clima era grandioso, tutto un avvicendarsi di applausi, strette di mano, opinioni, sorrisi e promesse.
Il “movimento del trenino” si aggregò poi a tutte le altre civiche capeggiate da Acito.
Negli incontri del giovedì di Città Domani aumentava la sensazione che i miei sogni per il futuro di Matera si potessero realizzare.
Tra il grande entusiasmo generale, sembrava che potessi fare tutto, quasi come un re.
Parlavo a tu per tu con Acito, esponendo lui le mie idee per la città. Tra i soliti sorrisi, complimenti e pacche sulla spalla, egli dimostrava serio interessamento verso i miei progetti.
Qui si cambia per davvero, pensai.
Ma dietro i nuovi simboli, i nuovi volti, i nuovi nomi, si nascondevano i vecchi avvoltoi che, con occhio vigile e attento, giostravano la scena politica in attesa di intervenire in agguato.
L’agguato fu compiuto.
L’avvoltoio divorò i giovani sognatori ed entrò nella giunta comunale grazie all’ “Operazione suicidio” del Sindaco Buccico.
Si spensero così i fari sui novelli burattini.
Niente più atmosfere rivoluzionarie, niente più sorrisi, promesse, complimenti.
Fui espropriato anche della parola.
Il lavoro dei vecchi burattinai è stato eccellente: sono stati bravi a non provocare rabbia nel popolo, ma solo delusione.
I politici hanno paura della rabbia del popolo e preferiscono deluderlo.
La rabbia da al bue la carica necessaria per spazzare via i falsi pastori.
Ma la delusione toglie ogni energia al bue che può solo accasciarsi inerme al suolo.
E così fu: negli anni successivi la mia attività politica s’era azzerata.
Oggi ho deciso di tornare a sperare per il futuro della città.
Me lo impongono le continue emorragie di affetti verso destini migliori.
Darò fiducia a Cinzia Scarciolla.
Ho scelto Scarciolla perché sembra che essa, oltre al solito sorriso ottimista, abbia anche un cuore.
Chi ha cuore non può deludere le speranze di un giovane materano.
Nicola Catena
… di civica in civica: da Acito a Scarciolla:
Come dire: una Scarciolla all’Acito!
E nan t si scallat ancor???
e ci credi ancora alle liste civiche, nicola? Chi ti dice che i burattinai non siano ancora lì, pronti ad uscire allo scoperto al momento opportuno?
le liste civiche non sono come i partiti. si rinnovano.una lista civica è diversa dall’altra.la lista scarciolla nn c entra nulla con citta domani,moma ecc. Quelle liste sono morte. Nella civica della Scarciolla non ci sono candidati vecchi volponi nascosti dietro simboli nuovi,mimetizzati da nuovi volti. La Scarciolla proprio sulla trasparenza ha sviluppato 5punti davvero innovativi. Del pdl non so ancora nulla,ma oggi loro sono deboli,chi fa politica per interessi personali va dai forti.dalla scarciolla nn andrebbero mai.