Un forte messaggio per l’Italia unita e per i valori di solidarietà che hanno permeato il processo del Risorgimento fino ai nostri giorni. E’ questo il contenuto della pergamena sottoscritta oggi dal vicepresidente della Regione Basilicata, Agatino Mancusi, a nome delle istituzioni e della comunità lucana. Il documento, debitamente firmato dai presidenti delle Regioni, sarà consegnato il 17 marzo a Torino in piazza Castello nelle mani del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Ideatore dell’iniziativa è “il marciatore” e non “maratoneta”, come ha più volte specificato, Michele Maddalena, un professore in pensione che sta percorrendo l’Italia in un lungo e largo per portare un “messaggio di Unità e Italianità”. Partito da Trieste lo scorso 3 novembre, Maddalena sta toccando tutti i capoluoghi di regione: una marcia lunga 4.215 chilometri, fatta di 12 tappe e di una media di 38 chilometri giornalieri.
All’incontro istituzionale in Regione hanno partecipato i rappresentanti delle Forze armate, Rocco Galasso commissario della Federazione provinciale dell’Istituto del nastro Azzurro e il maggiore Gennaro Finizio, presidente della sezione provinciale di Potenza dell’Unione nazionale ufficiali in congedo (Unuci) che hanno promosso la marcia in occasione dei 150 anni della nascita dello Stato unitario.
Il vicepresidente Mancusi ha sottolineato il gesto “coraggioso e sostanziale” per restituire valore all’Unità d’Italia “raggiunta con il sacrificio di tante vite e con un forte contributo della Basilicata”.
“Un gesto di grande rilevanza – ha continuato l’esponente del governo lucano – soprattutto in un momento in cui i venti della destabilizzazione si fanno sempre più sentire e in cui prende piede l’idea di un federalismo che mette in ombra i valori della solidarietà. La nostra identità deriva dalla nostra storia, da un’identità culturale che non dobbiamo perdere ma trasmettere, invece, alle giovani generazioni. Ed è perciò che simili iniziative devono essere sostenute. La manifestazione di oggi coincide con la Festa del Tricolore. Alle Forze dell’Ordine e alle Forze armate va il merito di aver saputo difendere i valori che sottendono la nostra Costituzione, mettendo a repentaglio la loro vita proprio in nome di quei valori”.
Maddalena ha parlato del significato della sua iniziativa che “nasce dal dovere di ricordare che l’Unità è costata sangue e sacrifici ai tanti giovani che sono sepolti nei sacrari disseminati su tutto il territorio italiano. I loro nomi non ci dicono niente- ha aggiunto – ma ci colpisce la loro giovane età e il fatto che provengano da ogni parte del Paese. Sono morti per difenderlo ed anche noi abbiamo l’obbligo di non far cadere nell’indifferenza il valore e il senso dell’Unità”. Ed è questa la motivazione che lo ha spinto ad attraversare in una lunga marcia l’Italia: “portare un messaggio di solidarietà” e ricordare “l’indivisibilità dell’Italia, il valore sacrale del Tricolore e della Capitale”.
Maddalena ha avuto una calorosa accoglienza in Basilicata, a Pescopagano, a Castelgrande e a Muro Lucano, dove è stato accolto non solo dalle istituzioni ma soprattutto dai giovani. Domani attraverserà Cancellara per far tappa a Oppido, da cui ripartirà il 9 per Gravina di Puglia. La provincia di Matera sarà toccata dalla marcia nei giorni 14 (Metaponto) e 15 gennaio (Staz. Marconia, Scanzano, Policoro).