Funzionamento dell’attività del consiglio regionale
I lucani hanno avuto modo di verificare la tempestività con la quale il Consiglio Regionale, in maniera trasversale, ha approvato la famosa “Leggina” atta a salvaguardare con una interpretazione “autentica” quanto intascato da alcuni consiglieri in termini di rimborso delle spese (solo qualche decina di miglia di Euro) .
Non sappiamo se la leggina avrà effetto retroattivo ma nella repubblica delle banane tutto è possibile.
Ovviamente in un contesto bipartisan sono stati tutti d’accordo anche coloro che hanno sempre pronta e ben stirata la vecchia bandiera rossa utile per essere sventolata a qualsiasi manifestazioni di disoccupati, donne ecc.
La priorità, con gli anni, si è un po’ smarrita.
Anzi costoro se qualcuno dalle pagine di qualche testata ha avuto, giustamente, qualcosa da ridire prontamente hanno argomentato e redarguito..
Ad una lettera aperta che riguardava la dotazione di organico dell’ufficio del Difensore Civico Regionale nessun riscontro.
Eppure nei vari convegni, con successive bicchierate, se ne sono spese di parole sulla valenza di detta figura.
Si è parlato di: tutela dei diritti fondamentali dell’uomo;
Amministrazione trasparente,responsabile, disponibile;
migliorare il rapporto tra i cittadini e gli organi amministrativi.
Vuote parole degne dei piazzisti.
Si lavora ai fianchi, in realtà, per immobilizzarla.
A suo tempo, ebbi modo di constatare come per una interrogazione che nasceva da una segnalazione che avevo fatto alla Direzione dell’Asl 4 e per conoscenza al Dipartimento competente, la risposta arrivò dopo oltre un anno; mentre a fronte della mia segnalazione che ebbe rilevanza in città e fu ripresa da organi di stampa, la vicenda si risolse piuttosto rapidamente e positivamente, nel giro di un paio di mesi, grazie anche all’intervento delle strutture regionali preposte al coordinamento ed alla vigilanza.
A quel punto mi sentii in dovere di segnalare l’accaduto all’ufficio di Presidenza, facendo presente come il consigliere fosse diretta espressione del cittadino- contribuente -elettore e dovrebbe essere trattato con una maggiore attenzione
Ovviamente, parlare di riscontro neppure l’ombra, classico comportamento di un potere arrogante e costoso e che, poi, porta il cittadino a legittimare la pratica del fai da te.
Solo, particolare non insignificante, che non tutti sono in grado di auto tutelarsi in maniera piuttosto efficace.
Agli altri non resta che il cappello in mano o la rinuncia.
La stessa segnalazione l’ho ripetuta al attuale ufficio di Presidenza quando ho letto che un altro consigliere ha ripreso l’argomento facendo evidenziare come su 346 interrogazioni presentate ad una certa data solo 43 avevano ricevuto risposta.
Ulteriore. dimostrazione di che considerazione godono “nelle stanze” i cittadini ed i consiglieri ed ovviamente anche in questo caso nessuno riscontro
E’ da aggiungere ed è più che una impressione che i consiglieri pongano relativa attenzione a queste cose da comuni mortali impegnati come sono a moltiplicare i gruppi consiliari, forse, nell’ottica di moltiplicare le prebende.
Pio Abiusi