A distanza di 15 anni – ha affermato Marina Festa, Presidente Provinciale dell’Adiconsum di Matera – dall’approvazione della cosiddetta Legge Bersani che aboliva le penali per il recesso anticipato da un contratto di fornitura dei servizi telefonici ancora oggi tali addebiti vengono richiesti da alcune Società telefoniche.
Le penali per recesso anticipato sono state dichiarate illegittime dall’art. 1, comma 3° della Legge 40 del 2007 e pertanto ogni addebito in caso di recesso anticipato è da considerarsi illegittimo, salvo eventuali spese vive documentate dall’operatore.
Nei casi in cui il recesso è avvento a causa di disservizi, che prefigurano un inadempimento contrattuale, l’utente non è tenuto a rimborsare all’operatore telefonico neanche i costi vivi che queste hanno sopportato.
Per aggirare il divieto di addebitare le penali le compagnie telefoniche hanno cambiato il nome al recesso anticipato qualificandolo come costo di attivazione e in caso di disdetta del contratto vengono addebitati al cliente centinaia e centinaia di euro, limitando, così, la possibilità di recedere dal contratto.
È bene ribadire – continua Festa – che per tali addebiti si è espressa più volte l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni la quale ha ribadito che a fronte dell’esercizio della facoltà di recesso, gli unici importi che possono essere posti a carico dell’utente sono quelli giustificati da costi effettivi sostenuti dagli operatori, ovvero le spese per cui sia dimostrabile il reale costo sopportato per procedere alla disattivazione.
Per ogni informazione i consumatori possono rivolgersi agli sportelli Adiconsum attivi sul territorio, a Matera presso la sede Provinciale in Via Ettore Maiorana 31 o presso le sedi Comunali di Policoro (il sabato mattina dalle 10,00 alle 12), San Mauro Forte, Montalbano Ionico, Pomarico e Marconia.