ADOC di Basilicata contesta l’aumento spropositato della tassa per lo smaltimento dei rifiuti a Potenza.
Di seguto la nota integrale.
Per il Comune di Potenza siamo solo sudditi a cui imporre tasse e balzelli.
La lista è lunga e l’ADOC di Basilicata vigila su queste attività.
Il caso che è all’attenzione del Consiglio Comunale è l’approvazione del “Nuovo regolamento
TARIC” con la contestuale applicazione delle nuove tariffe.
Il balzello aumenta del 144% per la quota fissa (calcolata sui metri quadri dell’abitazione) e dal 174% al
235% della quota utenza.
Il balzello colpisce in maniera indegna i più deboli, i monoreddito che vivono da soli, infatti per
queste persone la TARIC per utenza aumenta da € 39,25 a € 92,45 (in percentuale il 235%).
E qui si evidenzia anche la cieca e insensata attività di chi partorisce queste malefiche proposte
perché a Potenza vive da solo più di un terzo degli abitanti (Cfr. allegato 2 alla proposta di delibera).
Ma quello che ancor più dimostra che questi amministratori ci considerano sudditi senza diritti e
da vessare con balzelli ingiusti è il “Nuovo Regolamento”. Se provate a leggerlo non troverete
neanche uno straccio di parola che faccia riferimento alla qualità del servizio.
Che i rifiuti si accumulino nelle strade, che i contenitori siano sporchi e usurati, che la raccolta
langue i molti punti della città non importa a nessuno.
Nessuno controlla.
Nel “Nuovo Regolamento” non è stato previsto nessuno strumento di verifica, il Comune di
Potenza delega tutto al gestore. Tutto.
Al Comune importa soltanto imporre la tassa.
Al Comune non importa verificare la qualità del servizio.
Per queste scelte l’ADOC di Basilicata ha una sola parola: vergogna!