Adoc Basilicata: “E-Distribuzione e i venditori di energia non rispettano i lucani”. Di seguito la nota integrale.
I ciclopi tentano sempre di schiacciare i comuni mortali. È certamente una lotta impari ma i consumatori vincono se sono uniti.
Lo scorso 25 gennaio alcuni centri della Basilicata sono rimasti privi di energia elettrica per diversi giorni (in alcuni casi anche 5 giorni!) con gravi danni per i cittadini.
Come previsto dai contratti e dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in questi casi, i cittadini hanno diritto ad un risarcimento del danno subito.
Ebbene i colossi dell’energia hanno nicchiato, prima cercando di ignorare le giuste richieste dei cittadini, poi accampando scuse: “sono cose che succedono d’inverno nei paesi di montagna” e, infine, tendando di minimizzare l’accaduto.
L’intervento dell’ADOC di Basilicata ha costretto questi giganti a riconoscere il dovuto agli utenti danneggiati.
Ad oggi hanno richiesto assistenza all’ADOC oltre 260 famiglie e i fornitori hanno cominciato a restituire il dovuto accreditandolo sulle bollette.
In moltissimi casi non sono stati riconosciuti i danni provocati dagli sbalzi di tensione ossia neon e lampadine “bruciate”, schede delle caldaie sostituite ecc. ecc. .
L’Associazione, tuttavia, intende continuare l’azione contro queste grandi società non tanto per ottenere grandi risarcimenti ma soprattutto perché i cittadini lucani non siano più trattati come clienti di serie “B”.
Questo è un importante segnale che dimostra la forza dei cittadini uniti, la perseveranza per raggiungere gli obiettivi di tutela delle persone e la capacità di fronteggiare ingiustizie e soprusi.
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