In relazione a quanto emerso a seguito della conferenza stampa di Veneto Banca e Popolare di Vicenza dello scorso 9 gennaio le 5 Associazioni dei Consumatori riconosciute dalla Regione del Veneto (Adiconsum, Adoc, Lega Consumatori, Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori) esprimono la loro netta e profonda insoddisfazione per le proposte risarcitorie illustrate dagli attuali vertici delle due banche Venete.
Le offerte che arriveranno ai clienti a partire da questi giorni interesseranno circa 75.000 azionisti Veneto Banca e 94.000 azionisti Popolare di Vicenza.
Il “risarcimento” proposto all’azionista sarà del 15% della perdita subita per l’Istituto di Montebelluna e di €9,00/azione per quello di Vicenza, oltre ad altre proposte commerciali affiancate.
Consentirà il mantenimento del pacchetto azionario ma costringerà l’interessato alla rinuncia a qualsiasi azione legale in relazione all’investimento e quindi alla richiesta del maggior danno.
Gli azionisti potranno manifestare il proprio interesse all’offerta fino al 15 marzo 2017 (per BPVi l’adesione è aperta fino al 22 marzo).
Una proposta, dicono le Banche, mirata “a determinare il percorso di riconciliazione con gli azionisti”.
Le 5 Associazioni dei Consumatori del Veneto invece valutano che non sia questo il percorso corretto per riacquistare la fiducia tradita dei migliaia di azionisti coinvolti che, avendo affidato i propri risparmi alle Banche del territorio, si trovano ora con un pugno di mosche in mano.
La proposta formalizzata ieri appare né congrua né giusta non solo per gli esigui importi che si propongono ma anche perché non si procede ad alcun distinguo tra le varie e diversificate posizioni e non si tengono in considerazione le disparate violazioni ravvisate, da tempo contestate.
Se realmente poi si aprirà la possibilità di trattare un “parallelo protocollo di conciliazione dedicato ai casi economicamente svantaggiati” le Associazioni dei Consumatori manifestano da subito la loro intenzione a collaborare per una giusta distribuzione del risarcimento.
Permane comunque il giudizio unanime sul fatto che, indipendentemente dagli importi e le modalità che si stabiliranno, le soluzioni offerte non sono in alcun modo satisfattive per la maggior parte degli azionisti che alle Associazioni hanno chiesto tutela.
Pur comprendendo la delicata situazione in cui versano le banche ormai prossime alla fusione, pur consci che per l’economia del territorio è importante tentare di garantire loro un futuro, Adiconsum, Adoc, Lega Consumatori, Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori non possono che esprime un giudizio negativo e seguiteranno quindi la loro azione di tutela e difesa dei diritti lesi in tutte le sedi opportune, continuando a ritenere che l’unico strumento adeguato per la risoluzione dei casi rimanga comunque la conciliazione fatta singolarmente, caso per caso.
I risparmiatori che nei prossimi giorni riceveranno le proposte risarcitorie da una delle due Banche potranno rivolgersi agli sportelli di Adiconsum, Adoc, Lega Consumatori, Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori per una valutazione.
Le sedi Adoc di Basilicata di Potenza in via Via R. Danzi 2 e Via Napoli 3, di Matera in Via Annunziatella 34, di Sant’Arcangelo in Piazza de Gasperi 10, di Marsicovetere in Via P. Festa Campanile 3, di Melfi in Via Remo Righetti 4 e di Lauria in Via XXV Aprile; sono a disposizione dei consumatori che vorranno cogliere questa ghiotta occasione per il passaggio graduale al mercato libero.
Gen 12