Tra i prodotti alimentari contraffatti e tra quelli che non rispondono alle normative igienico-sanitarie in vendita in Basilicata c’è di tutto, dall’olio tunisino venduto come italiano, al concentrato di succo d’arancia di origine estera, ai vini di “dubbia” provenienza, ai formaggi che di dop hanno solo la falsa etichetta. Il Corpo Forestale dello Stato nel 2013 ha riscontrato sull’intero territorio regionale 756 casi di irregolarità ed elevato sanzioni amministrative per 600mila euro. I casi più eclatanti: sequestro in provincia di Potenza di un caseificio e circa 1 tonnellata di prodotti caseari per violazione delle normative igienico-sanitarie; sequestrata nel Vulture Melfese 1 tonnellata circa di prodotti lattiero-caseari destinati al rifornimento del mercato locale, ma rinvenuti in evidente stato di alterazione; macellazione clandestina e maltrattamento di animali in un’azienda zootecnica del materano. I dati sono stati snocciolati dal Vice Questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato Pietro Ielpo ieri a Potenza al convegno su “Nuovi stili di consumi. Sicurezza agroalimentare ambientale” organizzato e promosso da Fare Ambiente Basilicata e dalla Lega Consumatori Basilicata. Un incontro di confronto costruttivo nel corso del quale è stato affrontato il tema delicato ed attuale della tutela del cittadino consumatore strettamente legato alla sicurezza ambientale ed agroalimentare. Al convegno, moderato da Patrizia Baccari, hanno partecipato come relatori Angelo Mazzatura, Preside Istituto Professionale Agricoltura e sviluppo rurale G. Fortunato di Potenza; Luisa Rubino, coordinatrice dello sportello cittadino della Lega dei Consumatori di Basilicata ed il Dott. De Bonis in rappresentanza del Presidente dell’ Ordine Agronomi e Forestali – Basilicata. Un convegno nel quale l’approccio multidisciplinare è risultato particolarmente utile per approfondire tematiche complesse ed interconnesse tra loro quali la garanzia della sicurezza alimentare, la difesa dell’ambiente e del cittadino consumatore. Tematiche che secondo Giambattista Mazzei Presidente Regionale della Lega Consumatori hanno sempre interessato i consumatori e che oggi sono di particolare attualità ed interesse, se si considera la portata storica dei grandi cambiamenti culturali ed economici che stiamo vivendo. Secondo Mazzei la sfida che ci attende è quella di riuscire a formare un consumatore consapevole, informato, educato a scegliere ,fruitore di “buona pubblicità”, che non si rivolge a prodotti contraffatti. Un consumatore che non presta più la sua attenzione al solo rapporto qualità prezzo, ma vuole sapere come quel certo bene è stato prodotto e se nello svolgimento della sua attività, l’impresa ha violato i diritti fondamentali dei suoi dipendenti o ha danneggiato in modo irreversibile l’ambiente. L’Avv. Luisa Rubino, responsabile cittadina della Lega Consumatori Basilicata, ha evidenziato che è importante capire qual’è il livello di percezione del rischio dei consumatori per sviluppare metodi di comunicazioni efficaci riguardanti i problemi dei rischi per la salute. Di qui il lavoro che ci attende – ha aggiunto Rubino – rivolto alla conoscenza ed alla tutela della salute dei consumatori affinché questi ultimi divengano i primi “garanti” del loro benessere agroalimentare ambientale, anche attraverso attenzione e controllo ai prodotti che acquistano per la propria tavola. Baccari ha denunciato il fenomeno diffuso dello spreco di alimentari che finiscono direttamente in spazzatura e producono un doppio danno: economico e di impatto ambientale. I consumatori sono ignari dei rischi nei quali incorrono acquistando beni contraffatti. La conoscenza ed una radicata e forte consapevolezza possono invece costituire la premessa indispensabile per una lotta vincente contro la contraffazione. Nel corso del convegno è stata evidenziata inoltre l’opportunità di un percorso condiviso per raggiungere obiettivi concreti e di più ampio raggio. Ogni categoria rappresentata nel tavolo di lavoro, infatti, si adopera ogni giorno per garantire sicurezza ai cittadini consumatori, indispensabile soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, dove le famiglie sono messe a dura prova da problemi finanziari che portano a scegliere prodotti al ribasso. Solo facendo sistema si può operare adeguatamente per la salvaguardia degli interessi dei consumatori e per la elaborazione di sinergie in un settore particolarmente delicato e sensibile, anche dal punto di vista economico ed occupazionale. La Lega Consumatori Basilicata e Fare Ambiente Basilicata hanno evidenziato la opportunità e necessità di creare un comitato scientifico multidisciplinare che veda il coinvolgimento dei soggetti del mondo del volontariato, degli ordini professionali tra cui l’Ordine degli Agronomi e Forestali e la pubblica amministrazione (Scuola, Corpo forestale dello Stato).