Bollette della luce sempre più salate: l’Arera (l’Authority italiana per l’energia) ha previsto nell’aggiornamento trimestrale delle tariffe che la stangata sull’energia elettrica sarà del +59% per la famiglia tipo nel mercato Tutelato, negli ultimi tre mesi del 2022. Tradotto in cifre vuol dire che, in termini finali, una famiglia-tipo, 4 persone con consumo medio di 2.700 kWh all’anno, nei dodici mesi del 2022 (1° gennaio-31 dicembre) sborserà circa 1.322 euro per la luce rispetto ai 632 euro circa spesi nel 2021. Un maxi-rincaro di 690 euro, ha calcolato l’Authority.
Ma di fronte a questo annunciato salasso in bolletta, come far leva sui consumi e agire per ridurre l’energia fatturata? La prima mossa utile nel tentativo di salvare i propri portafogli è di lasciare il regime di Tutela e passare al Mercato libero dove è possibile confrontare le tariffe luce allo scopo di trovare i prezzi più bassi.
Una seconda mossa vantaggiosa è quella di mettere in atto una serie di buone pratiche per tagliare i consumi di casa e salvare le proprie tasche. Piccole azioni quotidiane virtuose, come quelle suggerite dagli esperti di SOStariffe.it, che consentono di razionalizzare l’energia elettrica facendo, di conseguenza, risparmiare fino a 800 euro nell’arco di un anno. Ecco qualche esempio.
- Lampadine ad alta efficienza
L’illuminazione di casa ha un peso importante sulla bolletta. Si sa che in autunno e inverno le luci sono accese più a lungo: ecco perché puntare su lampadine ad alta efficienza energetica, più durature, economiche e di minore impatto ambientale rispetto alle soluzioni tradizionali, consente di consumare meno energia a parità di utilizzo. Ipotizzando di sostituire tutte le lampadine da 20 W con altre da 10 W, si possono dimezzare i consumi di elettricità e tagliare la bolletta di circa 89 euro all’anno.
- Occhi puntati su tariffa e orologio
Conoscere le proprie abitudini di consumo aiuta. La domanda chiave è: “Utilizzo lavatrice, asciugatrice, forno, lavastoviglie, televisione più al mattino e al pomeriggio oppure la sera?”. La risposta all’interrogativo è fondamentale per scegliere fra le tariffe monorarie e multiorarie. Le prime propongono un prezzo dell’energia elettrica fisso per tutti i giorni della settimana e tutte le ore del giorno. Sono consigliate per chi accende i grandi elettrodomestici anche di mattina. Al contrario, le tariffe biorarie o triorarie dividono le ore del giorno in fasce: (F1 e F2 per le biorarie e F1, F2 ed F3 per le triorarie) assegnando un costo dell’energia differente in ciascuna fascia. Con il risultato che il costo della materia prima energia si riduce la sera dopo le 19, così come durante il weekend e i festivi.
Se per esempio si spostasse il 20% dei consumi nel periodo ottobre-marzo in una delle fasce orarie più economiche di una tariffa multioraria, si abbasserebbe la spesa per le bollette durante i mesi freddi, risparmiando in totale circa 9 euro.
- Elettrodomestici di classe A
In cima alla classifica degli elettrodomestici energivori ci sono le lavasciugatrici. Eppure, passando da un apparecchio di classe energetica D a uno di classe A è possibile risparmiare 60 kilowattora per ogni 100 cicli di lavaggio e asciugatura. Ciò si traduce in 33 euro guadagnate in bolletta.