Crisi idrica in Basilicata, intervento Adoc Basilicata. Di seguito la nota inviata dal presidente di Adoc Basilicata, Canio D’Andrea.
Sono ormai mesi che si trascina la crisi idrica in Basilicata e non si vede l’ombra di una soluzione efficace al problema.
Le interruzioni idriche che ci tormentano da metà maggio ad oggi creano grave danno sia alle attività economiche sia ai cittadini e le segnalazioni giunte all’ADOC di Basilicata testimoniano il peso messo sulle spalle degli utenti.
Le interruzioni impediscono sia la produzione dei beni, in primis il pane, sia la erogazione dei servizi (bar, ristoranti ecc.). Ma le continue interruzioni di acqua creano gravi danni anche agli impianti idrici delle abitazioni (il c.d. stress dei giunti).
Le inefficienze sono molte.
La prima e più importante è l’incapacità della gestione che si rivela immediatamente con pochi dati di fatto:
§ a sei anni dall’insediamento degli attuali gestori di Acquedotto Lucano S.p.A. le perdite sono passate dal 58% (pag. 91 Relazione sulla gestione di A.Q.L. anno 2021) al 65,5% (fonte Istat anno 2024) nonostante un finanziamento per la ricerca delle perdite (49,5 milioni di Euro in finanziamento con PNRR);
§ da maggio di quest’anno era nota la crisi idrica e nessun serio provvedimento è stato preso, nemmeno la più elementare e immediata informazione è stata data ai cittadini. Ad oggi la soluzione di ripiego di immettere nella rete idrica l’acqua del Basento causa gravi danni all’utenza. Immettere acqua non potabile nella rete pubblica inquina oltre alla rete pubblica anche gli impianti domestici che necessiteranno, poi, di bonifiche per il loro ripristino. A questo si aggiunge il disagio e i danni causati per l’uso di acqua inquinata che ci fa regredire in un sol colpo al Medio Evo;
§ infine, non è da trascurare che le continue interruzioni dell’erogazione dell’acqua provocano notevoli danni agli impianti domestici per lo stress a cui sono sottoposte.
Queste poche considerazioni portano ad una riflessione:
§ chi paga per le perdite che raddoppiano le bollette dei cittadini?
§ chi paga per la bonifica delle condotte sia pubbliche che private a causa dell’erogazione di acqua inquinata?
§ chi paga per i danni alle condotte private a causa dello stress dei giunti?
L’ADOC di Basilicata lo chiede ai nostri rappresentati.
L’ADOC di Basilicata si aspetta che le istituzioni prendano seri provvedimenti con una immediata, capillare e corretta informazione ai cittadini per limitare i danni provocati dall’incuria e dall’incapacità di chi amministra la risorsa idrica, sui diritti dei cittadini al risarcimento dei danni da far valere nei confronti di Acquedotto Lucano S.p.A.
È necessario che sia ridotto il costo dell’acqua in proporzione alle perdite che fanno aumentare la tariffa in modo insopportabile soprattutto per gli utenti più deboli così da stimolare una reale politica del contenimento dei costi dell’acqua.
È necessario, infine, che le istituzioni ristabiliscano il rapporto di fiducia con i cittadini riconoscendo la loro responsabilità per questo e altri disservizi e rinunciano alla retorica “che è colpa degli altri”.
Quanti anni devono ancora governare per riconoscere che è solo colpa loro?