Un’interrogazione a risposta orale ai ministri delle Infrastrutture e della Coesione Territoriale è stata presentata dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico a seguito dell’interruzione della circolazione automobilistica lungo la provinciale 176, nei pressi di Craco, che colleg la fondovalle “Valle dell’Agri” alla strada statale 407 Basentana. “Un’arteria fondamentale – scrive il parlamentare – per la provincia di Matera e per l’intera Regione, che ricade nell’itinerario Murgia – Pollino inserito nell’elenco delle infrastrutture strategiche individuate nel Piano Nazionale per il Sud e oggetto di finanziamento in base alla delibera CIPE del 3 agosto 2011” Per questo, ritenendo “necessario attivarsi per ripristinare e mettere in sicurezza l’arteria stradale e qualificare un asse stradale di rilevanza strategica”, Latronico chiede ai Ministri, ciascuno per quanto di competenza, “lo stato di attuazione delle previsioni programmatiche relative alle infrastrutture stradali strategiche di competenza della regione Basilicata finanziate con delibera CIPE del 3 agosto 2011 ed in particolare l’intervento relativo all’asse viario Murgia – Pollino; e se ritengano doveroso accelerare le procedure per definire gli atti negoziali necessari a dare attuazione al precitato intervento reso ancora più necessario in seguito al crollo che ha interessato la provinciale 176, compromettendone la transitabilità e la sicurezza”.
Luciano Zaffarese vice presidente di Federconsumatori Matera interviene dopo il crollo del ponte sulla ex 176 nel tratto che da Craco porta alla contrada Pozzitiello e sottolinea i pesanti disagi economici e logistici per i cittadini. Zaffarese evidenzia in una nota che l’economia delle zone interessate è in ginocchio e sollecita un pronto intervento da parte del Comune di Pisticci e della Provincia di Matera per ripristinare la normale viabilità. Di seguito la nota integrale.
In merito al crollo del ponte viario sul fiume Cavone avvenuto sabato 23 febbraio in agro di Pisticci al km 4+100 tra Craco Peschiera e Pozzitello di Pisticci sulla Strada Provinciale ex. S.S. 176 di collegamento, fra la Basentana e l’Alta Val d’Agri da un lato e dall’altro la collina materana, i cittadini della zona ci segnalano come a tutt’oggi in particolare i territori dei comuni di Craco e di Stigliano rimangono fortemente penalizzati rispetto al loro diritto alla mobilità, in quanto per raggiungere i posti di lavoro e le scuole sono costretti a compiere percorsi alternativi che allungano il tragitto da e per Matera di circa di 100km al giorno.
Già dal 2008 alcuni cittadini avevano segnalato all’ente provincia che sul ponte, nella parte oggi crollata, si era creato un avvallamento, assicurando in tale occasione le verifiche del caso.
Un tratto di strada ed annesso ponte che oltre alle intemperie ed alla sua vetustà, per anni ha sopportato un traffico eccessivo giornaliero di mezzi pesanti (autocisterne che passavano di lì per il trasporto scarti liquidi della lavorazione estrazione del petrolio provenienti dai pozzi petroliferi della Val d’Agri e di Tempa Rossa per recarsi a Pisticci scalo) .con una media di tre veicoli ogni ora.
A riprova dell’esistenza di tale problema, qualche giorno prima del crollo del ponte, ci riferiscono gli automobilisti che utilizzano detta viabilità locale, veniva istallata la segnaletica mobile con il divieto del transito dei mezzi pesanti a partire da lunedi 26 febbraio (?)
La comunità di Craco, dal crollo del ponte, oggi è esclusa anche dalla corsa della Sita, stante per l’azienda difficoltoso l’attuale tragitto alternativo quindi gli studenti sono costretti ad utilizzare le auto di amici e parenti per andar a scuola e fare un percorso allucinante. (prendere la Val D’Agri fino al bivio per Scanzano, poi proseguire sulla ss106 e al bivio di Metaponto girare per Matera).
A tali disagi si aggiungono ulteriori difficoltà causate dal tratto di strada ex ss 103 che porta da Craco all’imbocco della Val d’agri (ex stazione FAL di Montalbano). Questa strada è in condizioni disastrate piena di buche, sconnessa, il manto stradale non è stato rifatto da tempo immemorabile, priva di segnaletica orizzontale (linea di mezzeria e delimitazione della carreggiata) molto importante per la guida in caso di pioggia e di nebbia. In pratica manutenzione pari a zero.
Inoltre, gli utenti fanno rilevare, che l’attuale percorso alternativo per Pisticci (Madonna delle Grazie) è pieno di buche e nell’ultimo tratto, all’imbocco di Pisticci , si restringe tanto da permettere il transito ad una sola macchina, ma questo percorso viene utilizzato anche da mezzi furgonati ingombranti che costringono le autovetture a tornare a marcia indietro affrontando una pendenza pericolosa.
Ben venga pertanto l’accordo tra il comune di Pisticci e l’ente provincia, auspicando, però, una sollecita e concreta attuazione, circa l’utilizzo di percorsi alternativi per i veicoli non pesanti, fermo restando che tale viabilità non potrà essere utilizzata fino a quando tutto il percorso non verrà messo in sicurezza in base alle norme del codice della strada ed i due terzi di tali percorsi non verranno asfaltati
Resta comunque da risolvere la questione del transito dei mezzi pesanti in zona per i quali si dovrà pensare chiamando in causa gli enti petroliferi a percorsi con minore impatto ambientale possibile.
L’ente provincia ha fatto sapere che per ripristinare tale tratto di strada ci vogliono 10 milioni di euro, (a nostro parere da richiedere agli enti titolari delle licenze estrattive) ovviamente e come a solito se fosse stato applicato anche in questo caso il principio delle verifiche costanti del territorio e della manutenzione ordinaria del ponte e del tratto di strada si sarebbe evitata tale interruzione un duro colpo per le già inesistenti infrastrutture locali.
Un isolamento che di fatto mette in ginocchio la già penalizzata economia delle comunità della zona, causando problemi ai singoli cittadini i quali percorrendo ogni giorno, tali lunghi e difficoltosi percorsi alternativi oltre ai disagi logisitici, di tempo e di stress, devono anche sopportare, proprio in tempo di crisi, ulteriori spese tali da incidere ancor di più sul bilancio familiare.
Luciano Zaffarese vice presidente di Federconsumatori Matera