Vincenzo Di Riso, responsabile regionale di Altroconsumo denuncia una presunta ingiustizia nei confronti dei cittadini lucani rispetto alla risorsa idrica che la Basilicata cede alla Puglia. Di seguito la nota integrale.
Di Riso: “L’acqua lucana gratis in Puglia?
Cari concittadini lucani, tante volte si è parlato della nostra acqua che finisce in Puglia e questa è storia.
Ma quanti di noi sanno qual è il compenso che riceviamo?
Certamente lo sanno bene tutti all’ente Regione Basilicata, che – si presume- avrà gestito e sottoscritto l’accordo con i cugini pugliesi.
Naturalmente noi non siamo in possesso dell’atto formale che sarà ben custodito nel Palazzo, per cui cerchiamo di avere notizie più o meno di seconda mano e, dunque, da verificare.
Comunque, secondo un’ informazione pervenuta recentemente a noi di Altroconsumo riceviamo dalle Puglie un compenso di 7 centesimi per metro cubo di preziosa acqua.
Giusto come raffronto, ciascun utente lucano paga 1,36 euro per metro cubo.
Non serve alcun commento particolare: 7 cent. sono qualcosa di peggio di un’elemosina.
Altra circostanza incoraggiante: gli 80 milioni che comunque introitiamo non sembrano lasciare traccia – o almeno traccia ben visibile – nel bilancio dell’ente Regione, ma forse dipende dal fatto che chi legge non è buon interprete.
E allora, cari concittadini, cosa fare?
Forse dovremmo presentare il conto a qualcuno o forse chiedere garanzie (anticipate, s’intende, rispetto al voto che incombe); ma c’è un diffuso timore che piuttosto ce ne staremo buoni come sempre in attesa di qualche contentino ulteriore della serie “Bonus” per i carburanti, altra meravigliosa elemosina.
Meditate, gente, meditate.
Alla prossima puntata
Vincenzo Di Riso, responsabile regionale di Altroconsumo
Brutta nota. Abbiamo fatto un referendum e lo abbiamo stravinto.Il principio era L’ACQUA NON SI VENDE PEERCHE’ NON E’ UN BENE ECONOMICO. Mi fermo qui perchè sono temi complessi per Altroconsumo