Disagi nel servizio di recapito postale di Sailpost, Movimento Difesa del Cittadino Lucano chiede intervento Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Appare inverosimile che in caso di assenza dal luogo di residenza, Sailpost (operatore postale privato) possa pretendere che la raccomandata sia ritirata in un punto di giacenza ubicato distante decine di km e con tempi lunghi di percorrenza in auto! Nello specifico, le raccomandate degli Atti Giudiziari affidati dalla Regione Basilicata all’operatore postale privatoSailpost, indirizzate ai destinatari residenti sul territorio lucano, se alcuni sonooggetto di avviso di giacenza, l’invito al ritiro è a Potenza presso l’unica sede postale Sailpost dell’intero territorio. Si può pretendere da un utente destinatario che prenda un giorno di ferie e sprechi ore del suo tempo per il ritiro di una raccomandata? E se lo stesso non dovesse disporre di propria vettura, come fare in un territorio del tutto carente di servizi pubblici? Un disagio enorme per quei cittadini lontani dal capoluogo di regione –Potenza-per ritirare l’Atto. Se Sailpost, come altre poste private, non può garantire la giacenza, oppure la riconsegna concordata, nello stesso comune, o comunque in luoghi immediatamente vicini e raggiungibili dai mezzi pubblici ed in orari non solo consoni alle esigenze delle singole filiali, bensì a quelle dell’utenza, la Regione Basilicata deve revocare l’incarico all’operatore postale. Prima di affidare l’incarico la Regione doveva verificare se l’operatore postale aveva dei punti di consegna su tutto il territorio. Pensate a un anziano signore di Terranova di Pollino ai confini con la Calabria, che ha già problemi di età ma anche di salute, che dovrebbe affrontare un viaggio di 150 km all’andata e altrettanto al ritorno per ritirare una raccomandata. La raccomandata oggetto della controversia non sarà mai ritirata alle condizioni indicate e l’eventuale reclamo, con l’eventuale relativo esito, sarà utilizzato nelle sedi opportune, qualora dalla mancata notifica (o da quella data per scontata trascorsi i canonici dieci giorni di giacenza), deriveranno azioni future da parte del mittente dell’atto, o comunque ogni eventuale danno. Assurdo!La Regione Basilicata deve intervenire per porre rimedio ai sempre più pesanti disagi e disservizi che sta creando ai cittadini lucani. Come “Movimento Difesa del Cittadino Lucano” denunciamo la preoccupante disorganizzazione aziendale di Sailpost. La Regione Basilicata non può far finta di nulla abbandonando gli utenti destinatari delle sue comunicazioni al loro destino. È urgente prendere in mano questa situazione caotica e finora mal gestita.